Inchiesta Fc Catanzaro, sui lodi arbitrali deciderà la Corte d’appello di Firenze
Sarà la sezione civile della Corte d'appello di Firenze a decidere sulla "bontà" dei due lodi arbitrali con i quali l'attuale società alla guida del Catanzaro Calcio è stata condannata a pagare un totale di circa 150 mila euro a sei ex giocatori dell'Fc Catanzaro, dichiarata fallita nel 2011, attualmente indagati per tentata truffa e formazione di credito simulato.
Il sodalizio che oggi guida la squadra, presieduto da Giuseppe Cosentino, ha infatti presentato ricorso contro quelle due decisioni che hanno accolto la richiesta dei calciatori Ciro De Franco, Manolo Masciaro, Alessandro Vono, Francesco Corapi, Ivano Ciano e Alessandro Bruno, di ottenere la differenza retributiva fra quanto già corrisposto loro in sede di fallimento, e quanto risulterebbe da contratti integrativi sottoscritti con la vecchia società quando la stagione 2009-2010 era già in corso. Contratti che, secondo la Procura della Repubblica di Catanzaro, sarebbero stati "fraudolentemente stipulati e simulati" quando l'Fc già versava in condizioni economiche critiche.
La società di Cosentino si è opposta alle due pronunce del collegio arbitrale, che risalgono al settembre e al dicembre scorso, per una asserita violazione del diritto di difesa della società stessa, ed inoltre, per quanto riguarda il lodo relativo alla posizione di Bruno, perché risulterebbe mancante una parte della sentenza emessa dal collegio. Sotto il profilo sportivo, infine, il prossimo 7 febbraio, presso la Procura della Federcalcio di Roma, si terrà l'udienza per il deferimento di Francesco Corapi e dell'ex presidente della società Fc Catanzaro, Antonio Aiello.