Fallimento Us Catanzaro, confermato dissequestro fondi della Lega Calcio
E' stato confermato il dissequestro delle somme equivalenti ai fondi sborsati dalla Lega Calcio al centro dell'inchiesta della Procura del capoluogo calabrese relativa al fallimento della società di calcio Us Catanzaro, dichiarato il 15 giugno del 2007. Lo ha deciso il tribunale del riesame di Catanzaro che si è nuovamente pronunciato sulla questione, dopo che la Corte di Cassazione ha parzialmente annullato un precedente provvedimento di dissequestro rinviando gli atti a Catanzaro per una nuova pronuncia.
Inizialmente, il 27 aprile 2011, il collegio presieduto dal giudice Pietro Scuteri aveva dissequestrato, in particolare, tutti i beni per un valore di circa sei milioni di euro cui i militari della Guardia di finanza apposero i sigilli, intervenendo nei confronti di tutti gli indagati, cui il pubblico ministero, Alberto Cianfrini, contesta complessivamente ed a vario titolo la truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, la bancarotta fraudolenta patrimoniale e l'indebita restituzione di conferimenti. Si tratta dell'imprenditore Claudio Parente, attuale presidente della sesta commissione consiliare della Regione Calabria (difeso dall'avvocato Armando Veneto); dell'imprenditore Massimo Poggi (difeso dagli avvocati Antonella Canino e Astolfo Di Amato); dell'imprenditore Bernardo Colao (difeso da Salvatore Staiano); del commercialista Giuseppe Ierace (difeso da Giuseppe Fonte); del consulente d'azienda Domenico Cavallaio (difeso da Antonietta De Nicolò e De Seta); ed infine dell'avvocato Gerardo Carvelli (difeso da Giuseppe Carvelli).
Ad ottobre 2011 la Procura aveva quindi presentato ricorso alla Corte di cassazione contro il provvedimento di dissequestro, che il Giudice supremo aveva poi annullato solo nei confronti di Parente e Poggi, e limitatamente ai fondi ricevuti dalla Lega Calcio per la squadra, circa tre milioni e mezzo di euro percepiti nel giugno del 2007, secondo gli inquirenti indebitamente. Il Riesame è stato così chiamato a pronunciarsi nuovamente, ed ha confermato il dissequestro, come richiesto dai difensori degli indagati, gli avvocati.
Per tutte le persone coinvolte nell'inchiesta il 24 gennaio prossimo avrà inizio l'udienza preliminare per decidere in merito alla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pm Cianfarini.