Contrattopoli, il Catanzaro si rivolge ad Abete
Il Catanzaro Calcio si è rivolto al presidente della Figc, Giancarlo Abete, chiedendo un parere urgente in vista dell’udienza del 14 dicembre presso il collegio arbitrale della Lega Pro. La società giallorossa, per tramite del suo legale, avvocato Sabrina Rondinelli, ha chiesto al vertice della Figc di fornire chiarimenti in merito all’interpretazione della delibera 206/PF con la quale il Catanzaro Calcio si è accollato i debiti della fallita Fc. La società del presidente Cosentino ritiene infatti che il debito riferibile e certo è solo quello indicato al momento dell’acquisto dal curatore fallimentare, per il quale il Catanzaro Calcio ha subito disposto il pagamento con acquisizione ufficiale del titolo sportivo.
Nella sua missiva, l’avvocato Rondinelli ha ricordato al presidente Abete che il Catanzaro Calcio ha avuto 14 richieste con istanze arbitrali di ulteriori somme non riconosciute nel fallimento da 13 calciatori per la fallita Fc Catanzaro. Di questi 14 , 13 atleti sono oggetti d’indagine penale per credito simulato e truffa per la presentazione di contratti integrativi di dubbia valenza giuridica, come da denuncia presentata dalla stessa società presso la Procura della Repubblica di Catanzaro.
Il quattordicesimo ex calciatore della fallita Fc Catanzaro, non rientrante nella denuncia presentata, ha richiesto al Catanzaro Calcio, per un’insinuazione tardiva riconosciuta a novembre 2012, un’ulteriore somma per il mancato guadagno sulla base di una tesi difensiva secondo la quale in base alla delibera 206/PF, il Catanzaro si sarebbe “accollato” tutti i debiti, anche quelli non riferibili e certi al momento dell’acquisto. Pertanto è evidente che il Catanzaro Calcio sta ricevendo un grave danno ed un consistente esborso economico da questa vicenda, ormai nota come “Contrattopoli”, e pertanto ha richiesto un parere urgente sull’interpretazione della delibera 206/PF, “che noi riteniamo - scrive l’avvocato Rondinelli - abbia indicato che il debito riferibile è solo quello indicato al momento dell’acquisto dal curatore fallimentare”. Il legale ha manifestato fiducia in un intervento nella Figc, che non mortifichi i tanti sacrifici che sta sostenendo una società sana e rispettosa delle regole sportive”.