Calcio: Fc Catanzaro, nel mirino del pm patrimoni giocatori
Potrebbe essere rappresentato da approfonditi accertamenti patrimoniali a carico dei calciatori indagati il prossimo passo nell'inchiesta che ha coinvolto 13 ex giocatori dell'Fc Catanzaro, società calcistica dichiarata fallita nel febbraio del 2011, nei cui confronti la Procura del capoluogo calabrese ipotizza i reati di tentata truffa e formazione di credito simulato. Dopo aver disposto il sequestro d'urgenza delle somme pagate su disposizione del collegio arbitrale della Lega a tre indagati dalla società che attualmente guida la squadra a titolo di crediti da lavoro derivanti da contratti integrativi stipulati nel corso del campionato 2009-2010, e che secondo gli inquirenti sarebbero fittizi, il pubblico ministero Domenico Guarascio, titolare delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza, potrebbe adesso voler verificare quanto effettivamente i giocatori hanno ricevuto dall'Fc prima del fallimento.
Il tutto per ricostruire quello che avvenne nel corso di quella stagione e come si giunse, nonostante l'Fc versasse in condizioni economiche critiche, a stipulare i contratti aggiuntivi che ora 13 giocatori vogliono far valere per ottenere maggiori somme rispetto a quelle ricevute all'epoca del fallimento. Gli esiti dei nuovi accertamenti andranno ad aggiungersi a tutto il materiale d'indagine raccolto fin qui dalle Fiamme gialle, che hanno eseguito numerosi sequestri ed acquisizioni anche negli uffici della Lega, prelevando fra l'altro i contratti incriminati, nonché le pronunce del collegio arbitrale che ha disposto i pagamenti in favore dei primi tre calciatori le cui posizioni sono state fin qui esaminate, e cioè Corapi, Ciano e Bruno, ai quali la società che oggi guida il Catanzaro, presieduta da Giuseppe Cosentino, ha pagato somme per un totale di 140.000 euro alle quali i militari hanno però apposto i sigilli.