Processo “Parco Romani”: assolto Giulio Elia, prescrizione per altri due imputati
Il Tribunale di Catanzaro ha deciso per un'assoluzione e due non luogo a procedere per intervenuta prescrizione al termine del processo scaturito dall’inchiesta nata da presunti illeciti legati alla costruzione del Parco commerciale "Romani" di Catanzaro.
L’assoluzione arriva per Giulio Elia, presidente della commissione Urbanistica del Comune, unico tra gli imputati ad avere rinunciato alla prescrizione e per il quale il pm aveva chiesto 2 anni e 8 mesi di reclusione.
Nei confronti dell'ex sindaco di Catanzaro, Rosario Olivo, e di Biagio Cantisani, ex dirigente del Comune, invece, è stato non luogo a procedere per intervenuta prescrizione.
Le indagini, avviate nel 2012 dalla Guardia di finanza di Catanzaro, si erano concentrate sul Parco commerciale e sulla possibile realizzazione al suo interno dell'ente fiera comunale - che sarebbe stata decisa con un tavolo di concertazione variando l'iniziale decisione dell'amministrazione di ubicarlo nell'area appositamente individuata a Germaneto -, voluta dall'amministrazione di centrosinistra tramite la "Catanzaro servizi", attraverso la quale il Comune di Catanzaro ha acquistato una parte del Parco.
Uno specifico filone d'indagine ha riguardato poi la permuta di due immobili, che si trovano uno in via Argento e uno in viale De Filippis, ricevuti dal Comune del capoluogo in qualità di creditore nei confronti del Parco Romani. Una permuta che gli investigatori ritengono sia stata completamente svantaggiosa per l'Amministrazione.
Le accuse a vario titolo contestate agli imputati erano truffa, abuso d'ufficio e falso per presunti illeciti relativi alla realizzazione del parco commerciale Romani e dell'Ente Fiera che prevedeva un finanziamento statale di cinque milioni di euro al Comune di Catanzaro.
Nel processo si erano costituiti parte civile il Comune di Catanzaro e la "Catanzaro Servizi".