Inchiesta “Parco Romani”: al via il processo
Ha preso il via oggi a Catanzaro, il processo per i quattro coinvolti nel procedimento scaturito dall'inchiesta sui presunti illeciti connessi al Parco commerciale "Romani" di quartiere Sala ed alla realizzazione, al suo interno, dell'Ente Fiera comunale che il Comune aveva dapprima previsto di collocare a Germaneto.
Gli imputati sono Rosario Olivo, ex sindaco di Catanzaro (Pd); il consigliere comunale e presidente della Commissione urbanistica dell'Ente Giulio Elia; Gaetano Romani, imprenditore e costruttore del parco commerciale; l’ex dirigente del Comune nonché presidente dell'Ordine degli architetti Biagio Cantisani. Dopo la costituzione delle parti il tribunale ha rinviato al 9 giugno le questioni preliminari e l'ammissione dei mezzi di prova.
I quattro imputati furono rinviati a giudizio, dal Gup Pietro Scuteri (che ha anche prosciolto una quinta indagata) nel dicembre del 2014. L’11 marzo avranno inizio invece i riti abbreviati chiesti dagli ultimi sette imputati: Giuseppe Speziali e Giuseppe Gatto, rispettivamente presidenti di Confindustria Calabria e Catanzaro (che si sono autosospesi dalle rispettive cariche dopo l'informazione di garanzia) e coinvolti come imprenditori; Giuseppe Grillo, presidente della municipalizzata "Catanzaro Servizi"; Alba Felicetti, ex dirigente del Comune; Pasquale Costantino, dirigente del Comune; Francesco Lacava, ex consigliere comunale e presidente del Cda del "Parco Romani"; l’avvocato Marina Pecoraro.
Nel procedimento si sono costituiti parte civile il Comune di Catanzaro e la "Catanzaro Servizi". L’accusa contesta, a vario titolo, il falso, l’abuso d'ufficio, la tentata truffa aggravata, la tentata percezione di fondi pubblici, la corruzione, la distruzione soppressione o occultamento di atti, l’estorsione e la concussione. Sempre secondo l’accusa la realizzazione all’interno del Parco romani dell'Ente fiera comunale sarebbe stata decisa con un tavolo di concertazione variando la decisione assunto all’inizio dall'amministrazione di ubicarla a Germaneto.
Uno filone dell’indagine riguarda anche la permuta di due immobili in via Argento e in viale De Filippis, ricevuti dal Comune di Catanzaro in quanto creditore del Parco Romani, che gli investigatori ritengono sia stata svantaggiosa per l'Amministrazione. In tal senso i Pm hanno acquisito una gran quantità di materiale investigativo raccogliendo anche le dichiarazioni di Fulvio Scarpino, ex assessore comunale, e che dopo aver ricevuto una relazione sulla stessa permuta l'aveva trasmessa alla Corte dei conti per controllare se vi fossero eventuali anomalie.