Azione popolare, Mazzullo su polo fieristico a Catanzaro
“Come al solito, si ripropone il grido di sofferenza di chi, come me, non condivide l’idea di una spesa pubblica per la realizzazione di un Ente Fiera a Catanzaro. Una tale opera, invece, si dovrebbe realizzare a totale carico dei privati, che conseguirebbero così un risultato economico laddove l’idea diventi una vera realtà produttiva. Da una visione imprenditoriale privata, che ottimizza e razionalizza i costi per sostenere l’azione di promozione della propria attività produttiva, si potrebbe richiedere ed ottenere qualche finanziamento pubblico, ma solo in relazione al tipo del polo fieristico proposto. Oggi, a distanza di più lustri, che hanno visto la Calabria soccombere in ogni iniziativa fieristica, appare quanto mai ancestrale ridurre la fantasia e l’impegno della Giunta Comunale e di quella Regionale, solo per rincorrere una chimera che ogni dato economico ci ricorda produrre solo risultati negativi”.
Ad intervenire nel dibattito che in questi giorni si va impiantando nella città di Catanzaro circa il tema di una spesa di 5 milioni di euro per la realizzazione di un Ente Fiera è Giuseppe Mazzullo, coordinatore regionale di Azione Popolare e Capo della Segreteria Politica dell’on. Silvano Moffa, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati. Mazzullo, già assessore della città di Catanzaro alle Attività Produttive e al Turismo, promotore della costituzione di un Ente Fiera negli anni 93/97, utilizzò la tematica liberando l’Area di Catanzaro Lido, organizzando alcune Fiere Campionarie in quell’Area, fino a consentire all’allora assessore regionale Michele Traversa di finanziare il Centro Magna Grecia, restituendo così alla città un’area che era stata anni sottratta ai cittadini da ben 25 anni. Inoltre, Mazzullo, da propugnatore e fautore del ritorno di Catanzaro nel circuito dei grandi concerti, nonché da promotore e fautore del protocollo d’intesa con la Città di Rimini per l’organizzazione dei Servizi Turistici, con una nota diffusa alla stampa rivolge una domanda al Sindaco della città, Sergio Abramo, all’assessore regionale e capogruppo del PDL al Comune di Catanzaro, Domenico Tallini, al consigliere comunale Sergio Costanzo e all’on. Aurelio Misiti.
“A tutti questi soggetti pensanti e degni di ogni stima da parte mia, chiedo: perché procedere su questo progetto, destinato al fallimento e non già nel mantenimento del fondo concesso, realizzando a cura del Comune di Catanzaro un Delfinario di grande portata? Questo si che appartiene ad un sicuro successo. Con questa idea si potrebbe incrementare la fase programmatica del turismo, caratterizzare la città di Catanzaro e definire una volta per tutte la destinazione turistica e culturale che vogliamo e dobbiamo dare alla città di Catanzaro”. Secondo Mazzullo, essendo il finanziamento di natura infrastrutturale, questo non potrebbe che rimanere al suo posto. Anche Azione Popolare si impegnerà ad aprire un confronto serrato con il Ministro Passera, avendone ogni concreta possibilità ad aiuvandum lo stesso on. Misiti, per l’adozione ed erogazione del finanziamento. In questo modo, la città di Catanzaro, con il suo giovane assessore al Turismo, potrà proporre pacchetti di scambio di intesa con l’assessore Regionale alla Pubblica Istruzione e Cultura, con i distretti scolastici, con tutte le regioni meridionali, per un sicuro approdo a Catanzaro di tutte le scolaresche e per far visitare il Delfinario e il Parco della Roccelletta, oltre a tutte le bellezze situate intorno alla città capoluogo di regione. Così facendo, tutte le attività produttive, gli hotel, i ristoranti, le pizzerie, i bar, i musei, i servizi di trasporto, ecc. godrebbero della ricaduta economica ed occupazionale prodotta dalla presenza del Delfinario. Inoltre, si potrebbe aprire la stagione già dal mese di Marzo e farla terminare non prima del mese Ottobre. Per queste ragioni, per Giuseppe Mazzullo bisognerebbe abbandonare l’idea di un improduttivo Ente Fiera e ragionare concretamente sulla realizzazione di infrastrutture capaci ed idonee, di sicura fecondità e di possibile resa economica ed occupazionale.