Parco Romani Catanzaro: Corte Conti assolve ex sindaco e tre dirigenti
L’ex sindaco di Catanzaro, Rosario Olivo, e due ex dirigenti comunali, Biagio Cantisani e Alba Felicetti, oltre all’attuale dirigente Pasquale Costantino, sono stati assolti dalla sezione giurisdizionale della Corte dei Conti dall’accusa di aver procurato un danno erariale al Comune per il caso “Parco Romani”.
Il giudizio contabile riguardava, in particolare, una permuta del febbraio 2010 tra il Comune e la ditta Romani.
Quest’ultima avrebbe ceduto al Comune l'intera partecipazione al capitale sociale della società immobiliare "Argento", costituita da due immobili, il cui valore è stato stabilito in 3 milioni 382mila 294 euro, per saldare un debito legato agli oneri di urbanizzazione sull'area del Parco Romani.
Secondo la Procura contabile, gli immobili sarebbero stati stimati in misura molto superiore al valore reale, e questo avrebbe indotto l’ente a stipulare una permuta “svantaggiosa”.
Per l’ex sindaco l'ipotesi accusatoria sosteneva che Olivo avesse “solo formalmente sostenuto una prima proposta di permuta della ditta Romani vantaggiosa per l'amministrazione comunale, ma poi l'avrebbe contrastata in sede di approvazione finale, anche grazie alla compiacenza” di un dirigente, al fine di “procurare un ingiusto profitto a due imprenditori”.
Il collegio giudicante della Corte dei Conti, tuttavia, non ha accolto queste ipotesi, perché non ha ravvisato, nelle condotte di Olivo e di Costantino e di Felicetti e Cantisani “alcun dolo o colpa grave” con riferimento alla permuta.
Per tutte queste considerazioni, quindi, la sezione giurisdizionale ha rigettato l'atto di citazione nei confronti dei quattro convenuti.