Calabria IT: in 131 senza stipendio, continua mobilitazione

Calabria Attualità

Continua la mobilitazione dei 131 lavoratori di Calabria It, la società in house della Regione Calabria che si occupa di promozione imprenditoriale, dopo la manifestazione dinanzi alla sede del Consiglio regionale in occasione della quale i rappresentanti sindacali sono stati ricevuti dal Presidente del Consiglio, dai capigruppo consiliari e da alcuni consiglieri. I lavoratori, che da mesi non percepiscono gli stipendi, hanno diffuso stamane un documento a firma delle rsa di Calabria IT, Fisac Cgil, Fiba Cisl, Uilca Uil, UgL credito.

"Durante l'incontro - spiega una nota - i sindacati hanno esposto le ragioni della protesta: Innanzitutto la fase di stallo cui sono giunte tutte le trattative, e la mancanza di risposte da parte del Governatore artefice, due anni fa, della costituzione di Calabria IT; successivamente il rispetto di quanto previsto dalla L.R. 24/2013 a proposito del riordino degli Enti strumentali della Regione Calabria, ponendo l'accento sulle incertezze e sulle incoerenze rispetto alla legge che i molteplici documenti presentati come piano industriale da Fincalabra SpA presentano; Infine la possibilità che l'azienda dia corso ai licenziamenti collettivi avviati ai sensi della L. 223/91 nonostante che le organizzazioni sindacali ritengano tale procedura assolutamente illegittima, immotivata, ingiustificata, tanto piu' che la legge regionale 24/2013 prevede espressamente la salvaguardia dei livelli occupazionali. L'Assessore alle Attivita' Produttive, presente anche egli, - prosegue il comunicato - si è detto disponibile a continuare la trattativa. Tale ipotesi viene rigettata dalle organizzazioni sindacali che ritengono, a questo punto, indispensabile l'interlocuzione diretta con il Governatore. Le argomentazioni dell'Assessore, infatti, appaiono non condivisibili rispetto alla vertenza e, soprattutto, risultano non in grado di svolgere correttamente il suo ruolo istituzionale di garante dell'attuazione della norma di legge. La sua dichiarazione di non essere a conoscenza che la società Fincalabra Servizi srl è stata già costituita (con versamento di capitale sociale pari a 500.000,00 euro) denuncia - scrive la Rsu dei lavoratori - una mancanza di consapevolezza circa il ruolo di direzione e controllo che l'azionista Regione deve attuare sulla controllata Fincalabra Spa. Il dibattito in sala - si fa rilevare - ha visto l'intervento del capogruppo del PD che, fugando ogni ulteriore necessità interpretativa o emendativa della norma ha sostenuto con fermezza l'immediata attuazione della norma attraverso l'elaborazione di un Piano Industriale in cui confluiscano le misure necessarie a garantire l'equilibrio economico-finanziario e la saturazione dei livelli occupazionali dato che la norma prevede il trasferimento di tutti i lavoratori".

In chiusura degli interventi, è stata ribadita dalle organizzazioni sindacali "la priorita' di ritirare la procedura di licenziamento collettivo al fine di poter proseguire nella vertenza con maggiore serenità ed evitare che la problematica si sposti dal piano politico-istituzionale a quello giuridico-privatistico. Il Presidente del Consiglio ha invece preso l'impegno di convocare una conferenza dei capigruppo per discutere e portare a soluzione la vertenza. Nel mentre veniva inviata una nota a firma del Direttore Generale del Dipartimento alle Attivita' Produttiva in risposta agli interrogativi sollevati dal Presidente della Commissione di Vigilanza. In essa - è scritto - si pongono seri dubbi sulla possibilità che la societa' costituita da Fincalabra (all'insaputa dell'Assessore) possa essere poi riconosciuta come società in house, ma elemento, piu' importante, traspare l'illegittimità dell'interruzione del rapporto di lavoro essendo Calabria IT ente strumentale della Regione".

I sindacati hanno, pertanto, programmato una seria di azioni di lotta, finalizzate, si fa rilevare, "alla rapida e condivisa soluzione della vertenza e all'immediato accredito degli stipendi spettanti arretrati riservandosi ovviamente la possibilità di sospenderle qualora intervengano nuovi fatti positivi: lunedì 16 rallentamento di tutte le attività aziendali in essere; martedi 17: una giornata di sciopero con manifestazione davanti Palazzo Alemanni; giovedì 19: una giornata di assemblea con manifestazione davanti la sede del Consiglio regionale. (AGI)

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