Calabria It, lavoratori di Vibo senza sede. Bulzomì: intervenga la Regione
Nel momento più difficile della loro carriera, impegnati in una vertenza, i dipendenti di “Calabria It”, società in house della Regione Calabria in liquidazione che si occupa di promozione imprenditoriale offrendo, nel settore, valida consulenza ad enti pubblici, imprese e singoli cittadini, devono affrontare un’altra problematica.
In particolare, i lavoratori della sede di Vibo Valentia, sita in alcuni locali di Palazzo “Gemini” alle porte del capoluogo, ieri mattina si sono visti notificare un provvedimento di sfratto da parte dei carabinieri, in quanto per la sede da loro occupata non è stato riconosciuto il pagamento del canone di locazione, fino ad oggi garantito dalla Provincia di Vibo Valentia.
A tal proposito, il consigliere regionale di Forza Italia, Salvatore Bulzomì, venuto a conoscenza della delicata vicenda, si è fatto promotore di un ordine del giorno che verrà presentato nel corso del prossimo consiglio regionale al presidente Francesco Talarico. Nel documento preparato dal consigliere viene evidenziata la necessità che del problema si faccia carico la Regione Calabria, che dell’immobile paga un regolare canone di locazione, e in cui alcuni locali risultano non occupati, quindi disponibili per le necessità dei lavoratori, che sono otto.
«Non è pensabile - afferma Bulzomì - che questi lavoratori, che prestano importanti servizi per la collettività e che già affrontano una delicata fase occupazionale, si vedano costretti a traslocare nella sede più vicina che è a Settingiano, in provincia di Catanzaro. Anche perché ci risulta che a Palazzo “Gemini” vi siano delle stanze inoccupate, che farebbero proprio al caso di questi lavoratori, i quali, tra l’altro, in parte dipendono proprio dalla Regione Calabria, per la quale offrono consulenze sul microcredito, e in parte offrono servizi per conto di Invitalia, e quindi alle dipendenze del ministero del Tesoro.
Ho garantito loro il mio impegno affinché la situazione si risolva nel migliore dei modi e nel più breve tempo possibile, perché la soluzione è a portata di mano e non c’è motivo che la Regione non vada loro incontro. A tal proposito nel prossimo consiglio regionale discuteremo del caso con un ordine del giorno che ho già preparato e che presenterò al presidente Francesco Talarico, sicuro che le istanze del Vibonese non verranno accantonate da chi di dovere».