Calabria It: Chizzoniti, procura Catanzaro ha acquisito documenti
La Procura della Repubblica di Catanzaro attraverso la sezione di P. G. dell'Arma dei carabinieri del capoluogo, delegata alle indagini, d'intesa con il comandante della Stazione principale dei carabinieri della Stazione di Reggio Calabria luogotenente Cosimo Sframeli coadiuvato dal Maresciallo Paolo Bellantoni, ha acquisito dalla Commissione di Vigilanza e Controllo del Consiglio regionale presieduta da Aurelio Chizzoniti una serie di importanti documenti connessi agli esposti dallo stesso presentati in ordine alla vicenda di Calabria It e quindi alla elusione della previsione dell'art. 11 c. 4 della L.R. n. 24/13 che postula il transito dei 132 lavoratori in Fincalabra SPA.
Il presidente Chizzoniti ha puntualizzato che "la Procura catanzarese ha chiesto copia di ulteriori documenti dal cui contesto emergono incredibili responsabilità sul versante politico", esprimendo, altresì, "gratitudine agli onorevoli Dalila Nesci e Paolo Parentela del Movimento 5 Stelle che hanno sollevato il caso Calabria It ed anche quello connesso agli omessi recuperi dei notevoli importi percepiti da imprese poi dichiarate decadute dai benefici erogati".
Ciò, perché - aggiunge il Presidente della Commissione - "i predetti parlamentari, con interrogazioni n. 4/04964 e n. 4/05823, hanno sollecitato sul punto l'intervento dei Ministri della Giustizia, dell'Economia e Finanze, del Lavoro e per gli Affari Regionali, mentre non va sottaciuto, altresì, il ruolo propositivo dell'attuale Consiglio di amministrazione di Fincalabra SPA composto dal Presidente dottor Luca Mannarino e dagli avvocati Marcello Martino e Pio Turano che - prosegue Chizzoniti - nella giornata dell' 8 settembre andante hanno definito l'accordo quadro per la corretta applicazione della L. R. 24/13 con fisiologico approdo a Fincalabra SPA dei dipendenti di Calabria It".
Conclude il presidente Chizzoniti: "In questo contesto, va sottolineato anche il ruolo responsabile delle forze sindacali recuperate alla corale convergenza sul versante dell'univoca tutela dei predetti lavoratori, fra l'altro di altissimo spessore professionale, che hanno fin qui urlato invano la doverosa applicazione di una legge ex ante anguillescamente raggirata". (AGI)