Famiglia trucidata nel vibonese. Sparati 40 colpi di pistola
Appartengono tutti allo stesso nucleo familiare i quattro fermati per l’omicidio di Domenico Fontana e dei suoi quattro figli ieri pomeriggio in una masseria a Filandari. Oltre al reo confesso Ercole Vangeli, i carabinieri hanno sottoposto a fermo il fratello Francesco Saverio Vangeli, 54 anni, pensionato, il figlio di quest’ultimo Pietro, 23, e il genero 30enne Gianni Mazzitello. Ercole Vangeli, 44 anni, che si era costituito spontaneamente ieri notte, aveva sostenuto di aver agito da solo mentre le indagini dei carabinieri hanno scoperto i complici. Ci sarebbero invasione di terreni per il pascolo degli animali da stalla della famiglia Fontana, il taglio di alberi sulla loro proprietà e altri danneggiamenti alla base della ritorsione violenta di Ercole Vangeli e dei componenti della sua famiglia accusati di omicidio plurimo. È quanto emerge dalla confessione dell’omicida resa ieri davanti al pm Michele Sirgiovanni. Nella mattanza sono stati uccisi Domenico Fontana, 61 anni, ed i suoi quattro figli, Pasquale, 37, Pietro, 36, Emilio, 32, e Giovanni, 19. La procura della Repubblica di Vibo Valentia ha chiesto la convalida dei quattro fermi delle persone accusate della strage, tutti residenti nella frazione Scaliti di Filandari, dove è avvenuta la strage. I quattro - secondo quanto reso noto nel corso di una conferenza stampa, presenti il procuratore capo Mario Spagnuolo ed il sostituto Michele Sirgiovanni e i vertici delle forze dell'ordine - ieri poco dopo le 17,10 sarebbero entrati in azione nella masseria dei Fontana, aprendo una pioggia di fuoco con due pistole una 7,65 ed una 9 x21 e quattro caricatori. In tutto 40 i colpi sparati. La magistratura ha disposto l'esame autoptico delle vittime, affidato al medico legale Katiuscia Bisogni, che comincerà domani il proprio lavoro. Determinante ai fini delle indagini la testimonianza del giovane bracciante agricolo rumeno, presente ieri sulla scena del delitto.