Strage nel vibonese: legale reo confesso,“comunità sotto scacco”
"In questa vicenda c'è da tenere presente tutto il contesto, a cominciare dal fatto che la comunità di Filandari è sotto scacco, il territorio è terra di nessuno, lo Stato è assente". Lo ha detto l'avvocato difensore di Ercole Vangeli, Domenico Talotta, tra l'altro ex sindaco del comune di Filandari, nel cui territorio ieri è avvenuta la strage in una masseria, con cinque morti. "Episodi come quelli accaduti alla famiglia del mio assistito - ha aggiunto il legale - sono frequenti, ma spesso la gente neanche li denuncia, per timore di altre ritorsioni". "Troppi soprusi da parte della famiglia Fontana nei miei confronti ed anche in quelli di mio padre, che e' stato anche preso a schiaffi. L'altra sera non ce l'ho fatta più, ero esasperato". Ercole Vangeli, piccolo commerciante del vibonese, nella notte ha confessato di essere uno degli autori della strage di Filandari, in cui sono stati uccisi Domenico Fontana, 61 anni, ed i suoi quattro figli, Pasquale, 37 anni, Pietro, 36, Emilio, 32, e Giovanni 19. "Abbiamo subito di tutto - ha detto Vangeli nel corso del lungo interrogatorio con il magistrato Michele Sirgiovanni - tagli di alberi nei nostri terreni, invasioni nelle nostre proprietà, sfide aperte da parte della famiglia Fontana che spesso e volentieri ci ha umiliati". Dopo l'interrogatorio di Vangeli le forze dell'ordine hanno fermato altre tre persone: si tratta di un fratello di Vangeli, di un nipote e del genero: Franco Vangeli, Piero Vangeli (figlio di Franco) e Gianni Mazzitelli.