Strage di Scaliti: le motivazione della sentenza d’appello

Vibo Valentia Cronaca

La Corte d'Assise d'Appello di Catanzaro ha depositato le motivazioni della sentenza con la quale il 19 giugno scorso ha confermato la sentenza emessa in abbreviato dal gup del Tribunale di Vibo Valentia, Gabriella Lupoli, il 4 giugno 2012 in relazione alla "strage di Scaliti", nel Vibonese.

Anche per i giudici di secondo grado il testimone oculare della strage, il romeno Ion Sorin Gherman, è perfettamente credibile ed il suo racconto fa "assistere quasi in diretta all'efferata esecuzione, contribuendo a rafforzare la sua intrinseca attendibilità, apprezzabile per immediatezza, spontaneità, linearità e puntualità".

Ergastolo dunque confermato ai fratelli Ercole e Francesco Saverio Vangeli, di 46 e 56 anni, riconosciuti colpevoli di omicidio plurimo, aggravato dalla premeditazione e dai motivi abietti e futili. Quindici anni e due mesi sono stati invece confermati per Pietro Vangeli, 25 anni (figlio di Francesco Saverio), e per Gianni Mazzitello, 32 anni (genero di Francesco Saverio), accusati di concorso nella strage, costata la vita a Domenico Fontana, 61 anni, ed i suoi quattro figli: Pasquale, 37 anni, Pietro, 36, Emilio, 32, e Giovanni, 19 anni, caduti sotto una pioggia di piombo il 27 dicembre 2010.

Anche per i giudici d'Appello, l'impalcatura accusatoria del pm della Procura di Vibo, Michele Sirgiovanni, è stato ritenuto valido. La strage sarebbe avvenuta per dissapori fra le due famiglie inerenti il pascolo abusivo praticato dai Fontana sui terreni dei Vangeli. (AGI)

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