Strage nel vibonese: respinto ultimo ricorso, in tre in carcere
Resta in carcere Franco Vangeli, uno dei quattro indagati per la strage avvenuta il 27 dicembre scorso in una masseria di Filandari (Vibo Valentia), dove furono assassinati a colpi d'arma da fuoco Domenico Fontana ed i suoi quattro figli Pasquale, Pietro, Emilio e Giovanni. Il tribunale del riesame di Catanzaro oggi ha respinto il ricorso presentato nell'interesse dell'uomo dal collegio difensivo (gli avvocati impegnati sono Nicola Riso, Domenico Talotta e Valerio Mangone), interessando della sua posizione il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, date le precarie condizioni di salute dell'indagato. I giudici, ieri, avevano respinto anche i ricorsi relativi alle posizioni del fratello di Franco Vangeli, Ercole, reo confesso dei delitti, e del nipote di quest'ultimo, Pietro Vangeli, che dunque sono ugualmente rimasti in carcere. Dietro le sbarre restano quindi tre persone, perché sempre ieri e' stato rimesso in libertà Gianni Mazzitello, genero di Franco Vangeli. I quattro uomini rispondono di omicidio plurimo aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi, dal momento che la strage, secondo gli inquirenti, sarebbe stata commessa per banali questioni di invasione di terreni ed altri dissapori del genere. La difesa, invece, ha contestato fortemente la sussistenza dell'ipotizzata premeditazione, nonché la ricostruzione della strage così come e' stata effettuata dal testimone oculare, e cioè il romeno che lavorava nella masseria teatro dei fatti.