Strage di Filandari: convalidato il fermo di quattro persone
Il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Vibo Valentia, Giancarlo Bianchi, ha convalidato il fermo delle quattro persone accusate della strage di Filandari, nella quale lunedì scorso, in contrada "Scaliti" del centro vibonese, sono state uccise cinque persone, Domenico Fontana ed i suoi quattro figli maschi, Pasquale, Pietro, Emilio e Giovanni. In carcere, quindi, restano Ercole Vangeli, che si era autoaccusato della strage, suo fratello Franco, un figlio ed il genero di quest'ultimo, Pietro Vangeli e Gianni Mazzitello. Nel corso dell'udienza di oggi Pietro Vangeli si e' avvalso della facoltà di non rispondere, mentre Ercole Vangeli ha confermato le sue dichiarazioni, riferendo di essere l'unico autore della strage nella masseria, mentre gli altri due hanno negato qualsiasi responsabilità.Nel corso dell'udienza che si e' tenuta stamattina, Ercole Vangeli ha confermato la versione resa al momento in cui si e' consegnato ai carabinieri con l'arma del delitto, una calibro 9x21, addossandosi la colpa dell'intera vicenda, mentre il fratello Francesco Saverio, trovato in possesso di una calibro 7,65, il figlio di quest'ultimo, Pietro ed il genero Gianni Mazzitello, avrebbero dal canto loro, confermato di essere arrivati nella masseria dei Fontana, in localita' "Olivarella" di Scaliti, quando era stato gia' consumato il fatto di sangue. Intanto nell'obitorio dell'ospedale di Vibo Valentia il medico legale Katiuscia Bisogni e' alle prese con l'autopsia sui cadaveri del cinque morti ammazzati: Domenico Fontana e i quattro figli. Mentre i carabinieri della stazione di Filandari, diretti dal maresciallo Salvatore Todaro, continuano ad indagare sul campo con interrogatori e sopralluoghi per approfondire i contorni della vicenda di sangue, esplosa per questioni legate alla terra.