Strage Filandari: in appello chiesta conferma quattro condanne
Si è conclusa con la richiesta di confermare le quattro condanne di primo grado la requisitoria della pubblica accusa nell'ambito del processo d'appello a carico degli imputati per la strage avvenuta il 27 dicembre 2010 in una masseria di Filandari (Vibo Valentia), dove sono stati assassinati a colpi d'arma da fuoco Domenico Fontana ed i suoi quattro figli Pasquale, Pietro, Emilio e Giovanni.
Il sostituto procuratore generale, Raffaela Sforza, ha chiesto ai giudici della Corte d'assise d'appello di Catanzaro di lasciare immutata la sentenza con cui, il 4 giugno del 2012, il giudice dell'udienza preliminare di Vibo Valentia, al termine del giudizio abbreviato, riconoscendo tutte le aggravanti contestate dalla pubblica accusa ha condannato all'ergastolo i fratelli Ercole e Francesco Saverio Vangeli, infliggendo inoltre 15 anni e 2 mesi di reclusione ciascuno a Pietro Vangeli, figlio di Francesco Saverio, e Gianni Mazzitello, genero di Pietro Vangeli.
Poi i giudici hanno rinviato all'udienza del 19 giugno perle arringhe difensive e la sentenza. La strage di Filandari, secondo la tesi dell'accusa ripercorsa in aula dal sostituto pg, sarebbe avvenuta per via dei pessimi rapporti tra le due famiglie coinvolte nella vicenda, che avrebbero spinto Fonta a ed i suoi figli a pianificare l'uccisione dei rivali nel giorno di Natale 2010. (AGI)