Sedicenne uccisa: Stasi, tragedia inaccettabile
La Vicepresidente della Regione Antonella Stasi ha partecipato alle esequie della giovane Fabiana Luzzi, uccisa barbaramente dal proprio fidanzato, che sono state celebrate nel palazzetto dello sport di Corigliano Calabro. Ai funerali ha preso parte anche il Sottosegretario alla Presidenza, con delega ala Protezione Civile, Giovanni Dima. "Ho ritenuto fosse doverosa la mia presenza oggi ai funerali di Fabiana - ha dichiarato la Vicepresidente Stasi - sia in quanto rappresentante delle istituzioni che come madre e come donna. Ho voluto far arrivare il mio sentimento di vicinanza alla comunità di Corigliano, alla famiglia di Fabiana ed in particolar modo alla madre, colpita da un dolore inspiegabile ed insostenibile. Un pensiero anche alla famiglia del giovane assassino, anch'essa travolta da una tragedia inaccettabile.
Quanto accaduto alla povera Fabiana ci lascia sgomenti e ci impone un'approfondita riflessione sul dilagare della violenza sulle donne e sugli strumenti che la nostra società intende adottare per impedire il perpetuarsi di quella che nel nostro Paese, ad ogni latitudine, ha assunto la dimensione di una strage silenziosa. Se anche sul piano legislativo il Parlamento sta lavorando per assumere iniziative volte al ridimensionamento del fenomeno del femminicidio - conclude la Vicepresidente Stasi - è anche vero che nel Paese, da Nord a Sud, è necessario un cambiamento culturale che deve coinvolgere tutti, istituzioni e cittadini". "Ho ritenuto fosse doverosa la mia presenza oggi ai funerali di Fabiana sia in quanto rappresentante delle istituzioni che come madre e come donna". Lo ha detto la vice presidente della Regione Calabria, Antonella Stasi. "Ho voluto far arrivare il mio sentimento di vicinanza - ha aggiunto - alla comunità di Corigliano, alla famiglia di Fabiana ed in particolar modo alla madre, colpita da un dolore inspiegabile ed insostenibile. Un pensiero anche alla famiglia del giovane assassino, anch'essa travolta da una tragedia inaccettabile.
Quanto accaduto alla povera Fabiana ci lascia sgomenti e ci impone un'approfondita riflessione sul dilagare della violenza sulle donne e sugli strumenti che la nostra società intende adottare per impedire il perpetuarsi di quella che nel nostro Paese, ad ogni latitudine, ha assunto la dimensione di una strage silenziosa. Se anche sul piano legislativo il Parlamento sta lavorando per assumere iniziative volte al ridimensionamento del fenomeno del femminicidio - ha concluso la Stasi - è anche vero che nel Paese, da Nord a Sud, è necessario un cambiamento culturale che deve coinvolgere tutti, istituzioni e cittadini". (Agi)