‘Ndrangheta: si dimette assessore provincia di Cosenza Ruffolo
Si e' dimesso da assessore provinciale, carica per la quale era solo autosospeso, Pietro Ruffolo, l'ex consigliere provinciale, ed anche ex assessore comunale di Rende, posto agli arresti domiciliari il 15 novembre a seguito di un'inchiesta della DDA di Catanzaro per corruzione elettorale. Stessa sorte e' toccata all'ex sindaco di Rende (Cosenza), e consigliere provinciale, Umberto Bernaudo. "Mi dimetto, irrevocabilmente, da assessore alla Provincia di Cosenza, per meglio difendermi ed evitare attacchi strumentali, alla tua persona e all'istituzione, da parte di chi non ha titoli morali", si legge nella lettera, scritta a mano e in stampatello, che Ruffolo ha spedito al presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio. La data e' di ieri.
"Pago, caro presidente, - scrive Ruffolo - non per essermi gonfiato le tasche, ma pago, per le mie idee socialiste di umanità, solidarietà, fratellanza e vicinanza verso la povera gente. Pago, per avere, insieme alla giunta e al Consiglio comunale della mia città, che amo, cacciato dalla precarietà e dall'incertezza 200 famiglie di umili e deboli lavoratori", si legge nella lettera. Il riferimento e' agli assunti della "Rende Servizi", che per la DDA di Catanzaro sono però quasi tutti accoliti della cosca di 'ndrangheta Lanzino-Di Puppo-Presta. "Ma la verità prima o poi si farà strada", si legge ancora nella missiva.