Condanna Scopelliti, Molinari e Barbanti (M5S): "I tempi della cicala sono finiti”

Calabria Politica
Francesco Molinari

I tempi della cicala del clientelismo sono finiti. Chi, per anni, ha ostentato - ed ha continuato a farlo anche recentemente in piazza a Reggio Calabria - illimitatezza di risorse, nascondendo la vuotezza di contenuti dietro promesse elettorali, gridate e mai realizzate, e portando al default morale e materiale una comunità intera, ora dovrà fare i conti con la giustizia”.

Esordiscono così il senatore Francesco Molinari ed il deputato Sebastiano Barbanti del Movimento 5 Stelle, in una nota nella quale aggiungono inoltre che “La condanna del governatore Giuseppe Scopelliti apre nuovi scenari per il territorio calabrese: ora che i nemici sono vicini alla disfatta – affermano i 5 stelle - bisogna impegnarsi ancora di più per cambiare l'infelice situazione della nostra terra e ridare speranza ai cittadini. I calabresi possono dimostrare di essere diversi e possono concretamente rendere la Calabria non un luogo in cui doversi guardare le spalle da chiunque ma una terra in cui poter vivere felici. Questa nostra terra vive un terribile paradosso: è priva di tutto - per colpa di un'infima classe politica locale che l'ha sinora sfruttata - e, allo stesso tempo non le manca niente”.

“Ora che abbiamo la possibilità di poter rimescolare le carte e valorizzare le nostre eccellenze, dando nuova vita al nostro territorio – continua la nota - abbiamo l'obbligo di ricostruire su un territorio sepolto sotto un cumulo di rifiuti. Per fare ciò bisogna lavorare uniti e moltiplicare gli sforzi eliminando i personalismi: la compattezza nell'unità di intenti sarà fondamentale nella missione di riprendere possesso della Calabria”.

“Una forza politica autenticamente popolare come il Movimento 5 Stelle - aggiungono Barbanti e Molinari - è contro gli egoismi e le coltivazioni di personali orticelli e lascia a discutibili personaggi la prosecuzione di logiche costruite sulle segreterie di partito. Non lasceremo che venga distrutta quella speranza di cambiamento che rappresentiamo; non lasceremo che interessi diversi da quelli della collettività abbiano la meglio su quest'ultimi una regione intera rischia la paralisi, ed i suoi abitanti con essa”. “Tra non molto ci prepareremo alle nuove competizioni elettorali regionali che, unitamente a quelle importantissime per il comune di Reggio, rappresenteranno lo snodo verso il futuro che attende la Calabria: non permetteremo mai che in questo percorso ci possano essere referenti o capi bastone di antica memoria. Saremo nemici inesorabili contro chi approfitterà del bisogno di speranza e di cambiamento per crearsi il suo personale partitino”.

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