Intimidazioni a magistrati Reggio Calabria: chieste tre condanne
Il sostituto procuratore della Dda di Catanzaro, Domenico Guarascio, ha chiesto la condanna dei tre imputati nel processo sugli attentati del 2010 contro la sede della Procura generale di Reggio Calabria e l'abitazione del Procuratore generale Salvatore Di Landro e per l'intimidazione all'ex procuratore ed ora capo della Procura di Roma, Giuseppe Pignatone. Il pm al termine della sua requisitoria ha chiesto una condanna a 10 anni di carcere per Luciano Lo Giudice, fratello del boss pentito Antonino, 9 anni per Antonio Cortese e 6 anni Vincenzo Puntorieri, questi ultimi ritenuti gli esecutori materiali degli attentati. Al processo per i tre imputati si è giunti dopo le dichiarazioni di Antonino Lo Giudice, che si è autoaccusato di essere stato il mandante degli attentati ed è già stato condannato in abbreviato a 6 anni e 4 mesi. Nel suo intervento il pm Guarascio ha sostenuto che i tre episodi facciano parte di una "strategia 'ndranghetista unitaria come reazione del clan Lo Giudice contro le istituzioni dopo l'arresto di Luciano". Alla base vi sarebbe "l'assurda convinzione della cosca di poter godere di un'aurea di impunità per via di rapporti con alcuni magistrati ed esponenti delle forze dell'ordine". Il processo riprenderà il 15 dicembre con gli interventi degli avvocati difensori. Il 17, infine, dovrebbe arrivare la sentenza. (AGI)