Toghe lucane-bis: ex agente Sisde a Gip, estraneo ad accuse
E' stato sentito per circa tre ore e mezza l'ex agente del Sisde Nicola Cervone, arrestato dagli uomini della Questura di Potenza nell'ambito di uno dei filoni che compongono l'inchiesta "Toghe Lucane bis". Cervone e' comparso questo pomeriggio a Catanzaro per l'interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari Tiziana Macri', che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere richiesta dai magistrati che coordinano l'inchiesta, il procuratore aggiunto del capoluogo calabrese, Giuseppe Borrelli, ed il sostituto procuratore Simona Rossi. Proprio quest'ultima e' stata presente all'interrogatorio, durante il quale Cervone ha risposto lungamente alle domande del giudice, pur senza fornire elementi nuovi e particolarmente rilevanti ai fini del prosieguo delle indagini, ma comunque respingendo le accuse che gli vengono contestate. Si tratta, in particolare, dell'ipotesi di calunnia nei confronti del sostituto procuratore Henry John Woodcock, in servizio a Potenza all'epoca dei fatti oggetto dell'indagine, ed oggi in servizio a Napoli. Nel corso dell'inchiesta e' emerso che proprio Cervone sarebbe protagonista della stesura e spedizione di alcune lettere che contenevano elementi circa la vita privata di Woodcock e di un poliziotto della sua scorta, ed accuse relative a fughe di notizie in merito all'attivita' del pm. Lettere che erano state spedite da un ufficio postale di Foggia e indirizzate ai giornali e agli uffici giudiziari di Potenza. Nei giorni scorsi quattro avvisi di garanzia sono stati emessi nei confronti di Gaetano Bonomi e Modestino Roca, sostituti procuratori generali di Potenza, e per un'autista dell'ufficio giudiziario e un imprenditore, tutti indagati per il reato di calunnia nei confronti di Woodcock. La polizia ha anche perquisito l'abitazione e l'ufficio di Cervone, ora in servizio nel palazzo di Giustizia di Melfi. Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati un computer e alcuni documenti.