Toghe lucane bis, rinviato l’interrogatorio del magistrato De Luca
L'interrogatorio di Claudia De Luca, ex sostituto procuratore della Repubblica a Potenza ed ora in servizio in un’altra sede giudiziaria, è stato rinviato a data da destinarsi. Il magistrato – che ha chiesto di spostare l'interrogatorio per un precedente impegno – è tra gli indagati nell'inchiesta “Toghe lucane bis” ed è stato destinatario di uno degli avvisi a comparire emessi dalla Procura di Catanzaro che sta conducendo l'inchiesta relativa a presunti gravi illeciti commessi tra gli altri da alcuni magistrati in servizio in Basilicata.
La De Luca è rimasta coinvolta anche nella prima inchiesta denominata "Toghe lucane", condotta da Luigi de Magistris, all'allora sostituto procuratore di Catanzaro, nell'ambito della quale è stata accusata di peculato perché avrebbe utilizzato il telefono di servizio per scopi personali: secondo le accuse avanzatele nel 2009 avrebbe effettuato con il cellulare di servizio 65 telefonate nel periodo tra maggio e ottobre del 2003 al numero telefonico 899 a pagamento di un servizio di cartomanzia. Nell'inchiesta sarebbero emerse anche diverse telefonate effettuate dal magistrato allora in servizio a Potenza, sempre con il telefono del turno, su numeri strettamente personali e, in particolare, oltre 16.000 contatti nel periodo tra il 20 aprile 2005 e il 22 aprile 2007 sul numero di cellulare del marito. A queste, si aggiungerebbero altre telefonate, effettuate sempre con il cellulare del turno, ad altre persone vicine alla De Luca. Rispetto a quella contestazione di peculato per il magistrato è ancora pendente il procedimento che dovrà essere definito con le forme del rito abbreviato da lai richiesto.