“Toghe lucane”: la procura di Catanzaro riapre il fascicolo
La Procura della Repubblica di Catanzaro ha messo sotto inchiesta il sostituto procuratore generale di Potenza, Gaetano Bonomi. L' ipotesi è riferita all'esistenza di un'associazione segreta che avrebbe utilizzato informazioni riservate per ottenere vantaggi.
La notizia è stata diffusa oggi dal "Corriere della Sera". La Procura di Catanzaro, dunque, avrebbe riaperto l'indagine "Toghe lucane", e tra gli episodi più gravi presenti nel fascicolo, ci sono anche azioni di spionaggio telefonico ai danni del sostituto John Woodcock e della giornalista Federica Sciarelli. Tra i reati su cui ruota l'indagine, oltre all'associazione, anche corruzione in atti giudiziari, calunnia, abuso d'ufficio e rivelazione di segreto. Tra le persone coinvolte, oltre a Bonomi, considerato a capo della presunta organizzazione, anche il magistrato Modestino Roca, l'allora capo della squadra mobile di Potenza, Luisa Fasano, e il capo della sezione di polizia giudiziaria dei carabinieri, Pietro Gentili.