Omicidio Lea Garofalo. Il processo parte da zero
Il processo sulla morte di Lea Garofalo, la testimone di giustizia in un processo di 'ndrangheta sciolta nell'acido, deve ripartire da zero. Lo ha deciso la prima corte d'assise di Milano, presieduta da Anna Introini, il magistrato che ha sostituito Filippo Grisolia, diventato capo di gabinetto al ministero della Giustizia. E' stata cosi' accolta, dopo una breve camera di consiglio, la richiesta delle difese. Alla luce del cambiamento della composizione della Corte, i legali dei sei imputati non hanno dato il consenso per mantenere valide le prove finora raccolte in dibattimento, tra cui la testimonianza di Denise, la figlia che la testimone di giustizia uccisa ha avuto con Carlo Cosco e che vive da tempo sotto tutela. Nel processo sono imputate 6 persone, tra cui lo stesso Cosco. Lea Garofalo sarebbe stata uccisa per la sua decisione di collaborare con la giustizia. Secondo la ricostruzione investigativa, fra il 24 e il 25 novembre di due anni fa, la donna e' stata rapita a Milano, davanti all'Arco della Pace, poi torturata affinche' raccontasse quello che aveva rivelato ai magistrati e infine uccisa con un colpo di pistola alla nuca. Il cadavere fu sciolto nell'acido in un terreno nel comune di San Fruttuoso, vicino a Monza.