Lea Garafalo, Venturino: “voglio raccontare in aula la verità”
"Voglio venire in aula a raccontare la verità". Lo ha detto Carmine Venturino, collaboratore di giustizia dopo la condanna all'ergastolo per l'omicidio di Lea Garofalo, ai giudici di Milano davanti ai quali si celebra il processo d'appello sull'omicidio della donna. In videoconferenza, da una località sconosciuta, Venturino ha chiesto di essere ascoltato in aula per ribadire quanto raccontato agli inquirenti dopo la sentenza di primo grado, dichiarazioni che hanno cambiato la ricostruzione del delitto. Stando alla sua versione, la donna non fu sciolta nell'acido, ma bruciata "finché rimase solo cenere".
A ucciderla l'ex marito Carlo Cosco, legato ai clan della 'ndrangheta che l'avrebbe strangolata col cordino di una tenda. I resti del corpo sono stati trovati su indicazione dello stesso Venturino lo scorso novembre in un terreno a San Fruttuoso, vicino a Monza. Venturino è l'ex fidanzato di Denise, la figlia di Lea, per la quale la donna cercava di cambiare vita. (Agi)