Regionali, Uva: “Sconfitta sonora per chi ci ha rappresentato”
“Da una parte, circa 5000 voti che, da Rossano, sono andati a candidati espressione di altri territori, protagonisti della consolidata macchina elettorale degli apparati partitocratici cosentini, ancora una volta beneficiari del nostro bacino di consensi. Dall'altra, una vera e propria corazzata di portatori di voto locale (composta da un sindaco eletto con quasi il 70%, sette assessori, otto consiglieri comunali, un consigliere regionale uscente e che ha gestito la cosa pubblica locale per circa vent'anni, un vice presidente del consiglio, club vari, medici e forestali!) che è arrivata però a racimolare appena 1300 voti di preferenza! Meno di Ernesto Rapani, candidato cittadino per Fratelli d'Italia, risultato il più votato. Inoltre, la confermata assenza di rappresentanti locali del centro sinistra nonostante la schiacciante vittoria di Oliverio (al quale facciamo gli auguri di buon lavoro) ed il notevole ed allarmante astensionismo”. L’ha detto Patrizia Uva, presidente del gruppo consiliare misto di Rossano.
“Sono dati inconfutabili, questi, che danno il senso di quella che è stata, innegabilmente ed anzi tutto una sonora sconfitta per quanti fino ad oggi hanno rappresentato questa città e questo territorio. Una batosta senza appello – aggiunge – per chi ha dimostrato di avere avuto paura delle piazze e per quanti pensavano di poter ancora mantenere inalterata quella cappa asfissiante sotto la quale, per troppo tempo, all'indicazione di voto ordinata dal capo seguivano automatici plebisciti.
“Finalmente finisce un'epoca e la gente si dimostra più libera nel voto, anche e soprattutto alla luce delle troppe telenovele familiari e parentali, con annesse prebende occupazionali elargite in città e fuori città, che hanno purtroppo invischiato fino al collo certa classe dirigente, accontentando pochi intimi e deludendo tutti. Finisce un'era e ne deve iniziare una nuova, nella quale serve soprattutto ridare fiducia ai cittadini nauseati da tanta mala politica e mala amministrazione.
“Lo scenario delle prossime amministrative è ormai aperto e subito dopo la pausa delle prossime vacanze natalizie inizierà la campagna elettorale proprio sulle premesse del terremoto politico, per quanto prevedibile, che questa competizione regionale ha significato per gli equilibri rossanesi. Ecco perché è perfettamente inutile vaneggiare e nascondersi dietro risultati rispetto ai quali non si sa bene quale sia stato il reale apporto del candidato o dei suoi tanti, troppi sostenitori e grandi elettori locali. La verità è che i numeri ai quali eravamo abituati non tornano più e raccontano invece di una pesante bocciatura per chi fino ad oggi ha rappresentato Rossano in altre sedi”.