Assemblea Pd, Renzi a Oliverio: regione più difficile d’Italia, in bocca a lupo

Calabria Politica

Lo straordinario risultato ottenuto da Mario Oliverio alle recenti elezioni regionali calabresi, il valore storico della “mission” del nuovo governo regionale in una regione difficile come la Calabria, la necessità di un rapporto sempre più stretto e sinergico fra il governo nazionale e quello regionale per la soluzione di alcuni dei problemi più gravi di questa regione, primo fra tutti la disoccupazione giovanile, hanno costituito uno dei passaggi importanti della relazione che il segretario nazionale del Pd, Matteo Renzi, ha tenuto in apertura dell’Assemblea Nazionale del Pd svoltasi oggi a Roma.

“In questo anno – ha detto Matteo Renzi in apertura dei lavori e fra gli applausi - abbiamo conquistato cinque regioni su cinque e, senza far torto agli altri, lasciatemi fare un gigantesco in bocca al lupo soprattutto a Mario Oliverio che guiderà la regione più difficile d'Italia che è la Calabria. Non che la vittoria di Stefano, di Sergio, di Luciano, di Francesco siano meno belle o prestigiose, ma certo è che la Calabria è la madre di tutte le battaglie, per tanti motivi".

Le espressioni di sostegno, vicinanza e amicizia usate a più riprese dal segretario nazionale del Pd, anche nella sua veste di premier del Paese, hanno evidenziato, ancora una volta ed in maniera incontrovertibile, la consapevolezza che l’azione del nuovo governo regionale calabrese guidato da Mario Oliverio rappresenterà un punto importante di verifica della capacità del governo nazionale di dare risposte concrete ai problemi di una regione che, per troppo tempo, è stata tagliata fuori dai processi di crescita e di sviluppo del Paese.

Finalmente la Calabria entra a far parte di diritto delle priorità dell’agenda del governo nazionale per le sue emergenze e per le sue criticità, ma anche e soprattutto per le tante potenzialità positive che possiede al suo interno e che possono rappresentare una risorsa per la ripresa e la crescita di tutto il Paese, un punto da cui ripartire per ridare forza e slancio alla ripresa economica, sociale e culturale dell’Italia intera. Una battaglia che sarà “la madre di tutte le battaglie” e su cui saranno rivolti gli occhi del Paese e dell’Europa.

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