Idv Calabria, al via raccolta firme contro Porcellum e Province

Cosenza Attualità

"E’ partito il primo piano della raccolta firma nella provincia di Cosenza, sono interessati quindici comuni coinvolti in questa prima fase, altrettanti saranno interessati nella seconda fase. C'e' una consapevolezza diffusa tra i cittadini anche della nostra provincia per eliminar questo ente unitamente alla vergogna del Porcellum". E' quanto dichiara Mimmo Talarico, consigliere e commissario regionale dell'Idv, all'incontro con i giornalisti nella sede provinciale del partito dipietrista. "La nostra - continua Talarico - e' una grande prova di democrazia che presumiamo sara' ben accetta dai cittadini perche' gia' dalle prime battute riscontriamo un grandissimo successo e un elevatissimo consenso. Anche questa volta, com'e' avvenuto per il nucleare, l'acqua e il legittimo impedimento, Idv si e' sintonizzata con la parte sensibile del Paese e non e' un dato da sottovalutare. Mentre gli altri parlano, dibattono, litigano - conclude Talarico - Idv propone soluzione concrete". Secondo Emilio De Bartolo, segretario provinciale dell'Idv di Cosenza, "sono 40 anni che tutti dicono di voler eliminare le province ma nessuno si fa carico di iniziative concrete, Idv e' ferma sulla volonta' di offrire ai cittadini una politica migliore nella consapevolezza, che non si puo' piu' aspettare perche' la crisi colpisce i cittadini senza toccare i privilegi delle caste.

Idv c'e' e dara' il suo contributo a questa battaglia come al solito, con lo stesso entusiasmo di sempre". Ha chiuso l'incontro Giuseppe Giordano, consigliere e commissario regionale che chiede una firma per restituire al popolo, con l'abrogazione del porcellum, il potere di scegliere i propri rappresentanti. Vogliamo cancellar questa legge perche' nega il vincolo tra il parlamentare e i cittadini, primi interpreti dei problemi reali del territorio e perche' regala un premio di maggioranza a chi la maggioranza non ce l'ha. Questa iniziativa referendaria - dice Giordano - vuole rappresentare l'elemento propulsore che idv e' rispetto ad una grande volonta' dei cittadini di partecipare alla vita pubblica con decisioni che riguardano il nuovo assetto dello stato, una riorganizzazione che si deve fondare sulla salvaguardia della democrazia e dei diritti. Su questo solco ci muoviamo chiedendo, l'abolizione di tutte le 110 province e tra queste soprattutto le quindici che devono cessare le funzioni per la costituzione delle citta' metropolitane del paese anche per evitare che ci siano sovrapposizioni di compiti e funzioni e decisioni non assunte e che rendono l'Italia il paese meno competitivo dell'Europa". Idv chiede, dunque, di razionalizzare i costi della politica e dare allo stato un assetto piu' moderno ed efficiente con l'abolizione anche di tutti gli enti inutili.

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