Referendum legge elettorale, telefonata tra Oliverio e Parisi
Cordiale telefonata, questa mattina, tra il Coordinatore Nazionale del Comitato referendario per l'abrogazione dell’attuale legge elettorale, nota anche come “Calderoli” o “Porcellum”, on. Arturo Parisi e il Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio. Una telefonata che fa chiarezza anche rispetto a chi vorrebbe costringere l’on. Parisi in una polemica con il Pd che non sta né in cielo né in terra rispetto all’impegno referendario. Nel corso del colloquio telefonico Parisi si è complimentato con Oliverio per il lavoro svolto in queste settimane per la raccolta delle firme, dando atto al presidente della Provincia di Cosenza che, ancora una volta, quella cosentina è stata una delle province più attive d’Italia in termini di mobilitazione e di raccolta delle firme.
Complessivamente, infatti, stando ai primi dati raccolti, la Calabria sarebbe tra le prime regioni ad aver contribuito in modo determinante alla realizzazione della quota necessaria per l’indizione del referendum che è di cinquecentomila firme valide raccogliendone oltre cinquantamila. “Ringrazio –ha detto Oliverio- l’on. Parisi per le attestazioni di stima e di amicizia e ringrazio soprattutto i Comitati referendari locali che, ancora una volta, hanno accolto il nostro appello e si sono mobilitati contribuendo alla realizzazione di un risultato significativo per la democrazia italiana. Mi auguro, ora, che il Parlamento Italiano possa raccogliere il messaggio forte di cambiamento che sale dal profondo della società italiana e non perda questa occasione importante per mettersi in sintonia con un diffuso sentimento popolare che vuole cambiare l’attuale legge elettorale per consentire agli elettori di scegliere anche i loro rappresentanti in Parlamento a partire dalle prossime elezioni politiche”.
“Evitare furbizie per far sì che la modifica dell’attuale legge elettorale possa essere posta immediatamente all’ordine del giorno dei lavori del Parlamento –ha concluso il Presidente della Provincia di Cosenza- costituisce un imperativo categorico per le forze democratiche che sinceramente intendono impegnarsi per cogliere questa sincera ed insopprimibile domanda di cambiamento”.