L’on. Oliverio sensibilizza i cittadini alla mobilitazione per la cancellazione della “legge Porcellum”
“Dobbiamo utilizzare questi ultimi giorni che ci separano dal 30 settembre, data di chiusura della raccolta delle firme per l’ammissione del referendum finalizzato alla cancellazione dell’attuale legge elettorale meglio conosciuta come “legge Calderoli o Porcellum”, per intensificare le iniziative e mettere in campo ogni sforzo, ogni energia utile al raggiungimento del nostro obiettivo”.
E’ il nuovo appello del Presidente della Provincia, on. Mario Oliverio che da giorni sta girando la Calabria e la provincia di Cosenza in lungo ed in largo per sensibilizzare i cittadini alla mobilitazione.
“I dati ad oggi in nostro possesso –afferma Oliverio- ci rincuorano e parlano di una forte mobilitazione nella nostra provincia soprattutto in quest’ultima settimana.
L’obiettivo delle cinquantamila firme che ci siamo preposti all’inizio di questa nuova battaglia è ormai lì, a portata di mano. Come al solito la provincia di Cosenza sta mostrando grande sensibilità su questo tema.
Centinaia di uomini e donne, giovani e meno giovani di diversa sensibilità e provenienza culturale e politica anche questa volta sono scesi in piazza, hanno allestito banchetti e si sono assunti l’onere e la responsabilità di raccogliere le firme per abolire l'attuale sistema elettorale e indurre il Parlamento a fare una nuova legge. Sono convinto che anche questa volta ce la faremo”.
“L’esito di questa nuova battaglia per la democrazia e la libertà –conclude Oliverio- dipende dall’impegno di ciascuno di noi. L’ attuale legge elettorale, che il suo stesso inventore definì una porcata. non permette all’elettore di scegliere il candidato ed autorizza le segreterie di ogni partito a “nominare” direttamente i rappresentanti dei cittadini in Parlamento, più per fedeltà o gradimento alle segreterie di partito che per qualità professionale e politica, pressoché indipendentemente dalla volontà e dal gradimento degli elettori.
Dobbiamo archiviare definitivamente l’attuale stagione politica e ripristinare i fondamentali della democrazia rappresentativa, ridando dignità e valore alla sovranità popolare”.