Fondazione Campanella: Aiello-Talarico, no a riduzione personale
"Chiediamo di soprassedere a qualunque atto che possa compromettere il diritto al lavoro dei dipendenti della 'Fondazione Tommaso Campanella' frattanto che non saranno completati gli iter di alcuni provvedimenti legislativi regionali già assunti e delle procedure amministrative finalizzate a reperire le somme indispensabili per scongiurare il minacciato licenziamento di 180 persone".
E' la conclusione dell'incontro che hanno avuto il senatore Pietro Aiello (membro della Commissione Sanità di Palazzo Madama) ed il presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico in vista della discussione del 2 settembre, data in cui la Commissione regionale tripartita tornerà a riunirsi. Sia Aiello che Talarico si stanno attivando in Calabria ed a Roma "per bloccare l'avvio delle procedure di riduzione del personale", cosicché' i due esponenti politici hanno richiesto sia al Presidente facente funzioni della Regione che alla struttura Commissariale ed dirigente generale del Dipartimento salute della Regione, "di attendere - ha spiegato il presidente Talarico - gli esiti della legge regionale approvata nell'ultima seduta del Consiglio regionale con cui è stato innescato il meccanismo di riconoscimento di trasformazione della Fondazione in Irccs e i risultati che dovrà dare la transazione siglata tra i vertici della Fondazione e la Regione". Sia il presidente Talarico che il senatore Aiello concordano nella necessità di "dare seguito ad un percorso legislativo che consenta nel bilancio pluriennale di avviare la fase transattiva a partire da ora con l'individuazione delle risorse necessarie a consentire alla struttura sanitaria di continuare a garantire le prestazioni oncologiche ed al personale tutto di lavorare con tranquillità".
A conclusione dell'incontro Talarico ed Aiello hanno ribadito "La massima attenzione verso un'infrastruttura sanitaria di primissimo livello come la Fondazione Campanella. A maggior ragione in questi momenti di grave allarme sociale. Fin qui, gli impegni assunti, concordati con gli stessi vertici della Fondazione (auditi dalla Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari a Reggio Calabria) sono stati tutti rispettati: è stata approvata, infatti, dal Consiglio regionale la norma per la trasformazione in Irccs ed un ordine del giorno per dar corso alla transazione dei debiti pregressi, al fine di garantire la copertura finanziaria che consentirà la successiva definizione dei piani di rientro con i creditori.
Siamo consapevoli della gravità in cui versa la Fondazione e dei rischi cui vanno incontro i 250 dipendenti, a causa della riduzione dello stanziamento finanziario dai 40 milioni di euro del 2009 ai 10 milioni all'anno per il 2013 e per il 2014, dinanzi ad un numero di posti letto e dipendenti invariato. Il nostro intento è ovviamente quello di salvaguardare le professionalità che, con dedizione e sacrificio, prestano la loro opera consentendo alla Fondazione di svolgere, grazie appunto alle sue professionalità, assistenza ai malati oncologici nella loro terra, ben sapendo, inoltre, dell'importanza del servizio reso dalla Fondazione, visto che la Calabria paga 49 milioni di euro l'anno per i ricoveri in altre regioni di pazienti oncologici".
Infine, Talarico ed Aiello hanno voluto rivolgersi direttamente ai lavoratori asserendo che ""non lasceremo nulla d'intentato, affinché questa struttura oncologica d'eccellenza seguiti a svolgere, in Calabria e nel Mezzogiorno, e nel suo campo assistenza, didattica e ricerca nel migliore dei modi possibili". (AGI)