Fondazione Campanella: management, siamo sull’orlo del baratro
"Nei giorni passati il management della Fondazione Tommaso Campanella ha lanciato un grido di allarme per scongiurare il dramma della chiusura del Centro oncologico con il conseguente licenziamento di tutti i suoi dipendenti, indicando le strade percorribili a questo fine: la sottoscrizione della transazione con la Regione Calabria, finalizzata al ripiano della posizione debitoria della Campanella, e il ripristino del numero dei posti-letto precedentemente in carico alla Fondazione, unica possibile soluzione per mantenere gli attuali livelli occupazionali". E' quanto si legge in un comunicato stampa.
"Si e' tenuta ieri - prosegue la nota - una riunione a Palazzo Alemanni nel corso della quale la Regione - nelle figure del Presidente f.f., dell'Assessore al lavoro e dell'Assessore alla formazione - ha reso noto di avere individuato con il Direttore Generale dell'Azienda Mater Domini, con il Presidente della Fondazione Calabria Etica e il Direttore Generale del Dipartimento - anche loro presenti alla riunione - alcune possibili soluzioni per evitare i 180 licenziamenti in atto. Al fine di rendere operative tali soluzioni e' stato chiesto alla Fondazione (con il consenso dei sindacati presenti) di procrastinare di un mese la procedura di licenziamento. E' opportuno ricordare che il 1° ottobre 2013, a seguito di una riunione in Prefettura, su invito delle Autorita' presenti, sono stati revocati i licenziamenti allora avviati in attesa che la Regione e la Struttura Commissariale individuassero una soluzione per il personale "in esubero". Nessuna soluzione e' stata poi trovata fino ad oggi e la Fondazione e' stata costretta a sopportare le conseguenze economiche dei mancati licenziamenti senza che nessuno si sia fatto carico di rimborsare i costi del personale "in esubero" trattenuto in servizio per accogliere quell'invito. Nonostante le incertezze sulle possibili soluzioni per il personale ipotizzate nella riunione di ieri, la Fondazione con senso di responsabilita' ha aderito alla richiesta della Presidente Stasi di rinviare, ancora una volta, i licenziamenti.
Tale richiesta e' stata accolta proprio per non lasciare nulla di intentato, con la speranza che finalmente una concreta soluzione per salvaguardare i posti di lavoro venga messa in opera dalla Regione. Il management della Fondazione, tuttavia, non puo' non ricordare che una grave minaccia incombe anche sui lavoratori che dovrebbero continuare a lavorare nel Centro oncologico. La Fondazione, infatti - conclude la nota - e' travolta dai debiti e se la Regione, nonostante la delibera unanime del Consiglio Regionale, continua a non sottoscrivere la transazione gia' concordata assumendosi la responsabilità della posizione debitoria, il destino della Campanella e' definitivamente segnato: la liquidazione". (AGI)