Comunali Catanzaro: presentato esposto a procura e prefettura
Un esposto volto a segnalare le possibili irregolarità che sarebbero emerse durante le scorse elezioni amministrative a Catanzaro, è stato presentato stamani dai rappresentanti delle liste della coalizione di centrosinistra, di Udc, Futuro e libertà, liste civiche di centro e del candidato sindaco indipendente Elio Mauro al ministro degli Interni, al prefetto, all'Ufficio elettorale centrale, al presidente della Corte d'Appello e al procuratore generale. - Lo scrive l'Agi - Si tratta delle coalizioni che il 6 e 7 maggio scorso hanno conteso l'elezione a sindaco al candidato del centro-destra, Sergio Abramo.
Nel capoluogo regionale calabrese la proclamazione del sindaco è rimasta bloccata, dopo la sospensione dello scrutinio in tre seggi. L'esposto è stato indirizzato. La richiesta alle istituzioni è adottare "ogni provvedimento, di loro rispettiva competenza, al fine di garantire la piena legittimità e trasparenza delle procedure elettorali e la libera espressione del voto da parte dell'elettorato catanzarese. A quanto è dato sapere - è scritto nel documento - l'ufficio centrale ha riscontrato nella seduta del 9 maggio 2012 gravissime irregolarità che inficiano l'intera elezione effettuata nella sezione 85 del Comune di Catanzaro idonee per la loro gravità ad invalidare l'intero procedimento elettorale; sezione nella quale al momento risultano 3 schede votate e non vidimate, 2 schede votate in più rispetto agli elettori registrati e la presenza di schede stranamente deteriorate. Irregolarità di medesima portata e natura - prosegue l'esposto - sono state consumate diffusamente in moltissime sezioni fra le quali, si segnala a titolo meramente esemplificativo quanto riscontrato nella sezione 56.
Più in particolare - si evidenzia - in detta sezione risultano iscritti 939 - votanti 729 compresi 1 rappresentante di lista e 3 componenti di seggio. Alla fine 715 voti attribuiti ai sindaci, 4 contestate e verbalizzate, 9 schede nulla e 3 bianche. Totale 731 (2 voti in più). La rappresentante di lista - spiegano i firmatari dell'esposto - voleva verbalizzare che il numero dei votanti non corrispondeva con il numero di schede che risultava dalla somma delle schede conteggiate. Non è stato nè consentito al rappresentante di verbalizzare, né è stata presa in considerazione la proposta del rappresentante di ricontare il numero di schede spogliate per verificare che fosse uguale al numero dei votanti". Tra gli avvenimenti segnalati, anche quello secondo il quale "numerosi elettori denunziano la mancata assegnazione di voti ai candidati per i quali hanno espresso preferenze". Inoltre, "moltissimi rappresentanti di lista e scrutatori dichiarano che gli uffici elettorali delle sezioni hanno assegnato voti riportati in schede radicalmente nulle e al contempo hanno qualificato come nulle schede perfettamente valide". Tutte condizioni, insieme all'indagine avviata dalla Procura per una presunta compravendita di voti, che, secondo l'esposto, "costituiscono vizi capaci di invalidare l'intera procedura elettorale laddove si intravedono generali e diffusi fenomeni di condizionamenti, turbative, irregolarità, illiceità, illegittimità dell'intera procedura elettorale". Da qui, l'invito conclusivo a "non procedere alla dichiarazione di legittimità di procedura elettorale ed alla conseguente proclamazione degli eletti e ad accertare e verificare con compiutezza la regolarità dell'intera procedura elettorale svoltasi il 6 ed il 7 di maggio per l'elezione del sindaco della città di Catanzaro".