Inchiesta Comunali: chiesti 14 rinvii a giudizio, anche Tallini
Riparte davanti all'autorità giudiziaria di Salerno il procedimento nato dall'inchiesta sulle presunte firme false inserite nella dichiarazione di presentazione della lista "Per Catanzaro" alle elezioni comunali del 2012 del capoluogo calabrese.
E questa volta si aggiunge alle 13 persone già chiamate a comparire davanti al giudice dell'udienza preliminare di Catanzaro, poi dichiaratosi incompetente, anche il nome del consigliere regionale calabrese del gruppo misto, Domenico Tallini, già coinvolto nell'inchiesta ma la cui posizione era stata stralciata e non compariva nella richiesta di rinvio a giudizio presentata dal sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, Gerardo Dominijanni, titolare dell'inchiesta. Una richiesta che nei mesi scorsi aveva portato gli indagati nell'aula del gup catanzarese, Pietro Scuteri, il quale però, lo scorso 28 gennaio, ha accolto l'eccezione sollevata dal collegio difensivo relativa a un'asserita incompetenza per territorio e per funzione del giudice del capoluogo calabrese, dal momento che, avevano sottolineato i penalisti, in base all'ordinamento rispetto ai reati contestati - e cioè violazioni delle leggi speciali in materia elettorale al favoreggiamento personale - si devono considerare "persone offese" tutti gli elettori catanzaresi, e dunque anche i giudici interessati a vario titolo dal procedimento.
La posizione di persona offesa del gup lo ha quindi reso evidentemente incompatibile a trattare il procedimento, ed infatti il giudice Scuteri, dopo aver dichiarato la propria incompetenza, ha disposto l'invio degli atti alla Procura di Salerno, come previsto dal codice di rito.
E proprio qui è arrivata la nuova richiesta di rinvio a giudizio, stavolta anche per Tallini - il pm Dominijanni ha infatti inviato anche gli atti che lo riguardavano assieme agli altri dell'inchiesta -, oltre che per i coindagati già chiamati davanti al gup: l'ex assessore comunale Massimo Lomonaco, e la segretaria del movimento "Per Catanzaro" Barbara Veraldi, entrambi ritenuti "istigatori" del progetto illecito, e il dipendente comunale dell'ufficio Anagrafe, Onofrio Dominiaci, i quali, secondo le ipotesi d'accusa, avrebbero "falsamente attestato che le firme relative alla dichiarazione di presentazione della lista Per Catanzaro dei candidati al consiglio comunale per l'elezione del sindaco erano state apposte in sua presenza previa identificazione dell'identità dei dichiaranti"; e poi l'ex vicepresidente del consiglio provinciale, Maurizio Vento, che come pubblico ufficiale avrebbe falsamente attestato che due firme "erano state apposte in sua presenza previa identificazione dei dichiaranti".
Ed ancora, quanto all'accusa di favoreggiamento: Michele Leone, Angelica Mauro, Tommaso Caruso, Immacolata Dolce, Giovanni Dolce, Elena Leone, Emanuela Carioti, Giulia Montesano, Filippo Lacanna, che secondo l'accusa già delineata a Catanzaro "sentiti quali persone informate sui fatti dalla Digos dichiaravano falsamente di aver sottoscritto gli elenchi di presentazione dei candidati della lista denominata Per Catanzaro presso il Comune di Catanzaro alla presenza di Dominiaci, pubblico ufficiale che procedeva alla loro identificazione".
L'assessore Tallini, secondo quanto emerso già all'epoca in cui anche lui ricevette un avviso a comparire davanti agli inquirenti, avrebbe partecipato in qualità di istigatore al piano criminoso ideato per procurare false firme a sostegno della lista incriminata. Un'accusa rispetto alla quale lui rispose lungamente al pm nel corso dell'interrogatorio dell'11 febbraio del 2014, respingendo con forza ogni contestazione, sottolineando la propria appartenenza al Pdl , vista la sua qualità di capogruppo di Forza Italia al consiglio comunale di Catanzaro, ed un asserito conseguente totale disinteresse nei confronti della lista "Per Catanzaro". Su tutto, adesso, è chiamata a pronunciarsi l'autorità giudiziaria di Salerno, dopo la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pm campano, Carmine Olivieri. L'avvio dell'udienza preliminare davanti al giudice di Salerno, Emiliana Ascoli, è già fissata per il prossimo 15 giugno. (AGI)