Operazione Aemilia, perquisita la casa del calciatore Vincenzo Iaquinta
Nell’ambito dell’operazione Aemilia, scattata il 28 gennaio scorso, i carabinieri di Modena hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione di Reggiolo di Vincenzo Iaquinta, l’ex attaccante della nazionale italiana e campione del mondo di calcio. La perquisizione sarebbe stata disposta dalla Dda bolognese.
Nel corso del blitz di gennaio, sono state arrestate 117 persone accusate, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, omicidio, estorsione, reimpiego di capitali di illecita provenienza, riciclaggio, usura, emissione di fatture per operazioni inesistenti, trasferimento fraudolento di valori, porto e detenzione illegali di armi da fuoco, danneggiamento e altri reati, aggravati dal metodo mafioso. In manette era finito anche il papà del calciatore, l'imprenditore Giuseppe Iaquinta.
19:15 l Vincenzo Iaquinta, l’ex campione del mondo, è stato perquisito su iniziativa della polizia giudiziaria, nell’ambito dell’operazione Aemilia. Gli agenti dell’Arma hanno effettuato il controllo dopo che in casa del padre, Giuseppe, arrestato nella stessa operazione, sono state trovate due pistole intestate al figlio.
In base all'impostazione giuridica scelta per l'atto, Iaquinta dunque non risulterebbe formalmente indagato, mentre l'accusa mossa al padre sarebbe il divieto di detenzione di armi a seguito di un'indicazione da parte della Prefettura.