Inchiesta Aemilia, Procuratore: pronti per notificare avvisi di fine indagini
Potrebbe essere in dirittura d’arrivo la maxi inchiesta “Aemilia”, condotta dalla Dda di Bologna e che il 28 gennaio scorso ha inflitto un duro colpo alla ‘ndrangheta operante in Emilia, portando all’esecuzione di 117 custodie cautelari in carcere nei confronti di altrettante persone accusate a vario titolo di associazione di stampo mafioso, estorsione, usura, intestazione fittizia di beni.
La Procura sarebbe, difatti, in procinto di notificare l'avviso di fine indagine che, di solito, precede la richiesta di rinvio a giudizio, per le 224 persone coinvolte nell’inchiesta.
Il procuratore capo, Roberto Alfonso, ne ha fatto cenno nel suo intervento all'assemblea dell'Associazione Nazionale Magistrati dell'Emilia Romagna e nel quale ha sottolineato come l’alto numero di persone coinvolte, tra le 300 e 500 tra imputati e rispettivi legali, faccia nascere l'esigenza di trovare un'aula bunker adeguata dove svolgervi l'udienza preliminare.
Il procuratore di Bologna ha affermato esplicitamente che a cinque mesi dalle ordinanze si potrebbero già notificare gli avvisi di fine indagine. “Stiamo controllando imputazione per imputazione”, ha spiegato Alfonso.