Appello Aemilia, confermate condanne. Quattro anni a consigliere di FI
La Corte d’Appello di Bologna ha confermato la sentenza di primo grado degli imputati, oltre 60, del processo Aemilia.
Ma c’è stato un vero e proprio colpo di scena, perché il consigliere comunale di Forza Italia a Reggio Emilia, Giuseppe Pagliani è stato condannato a 4 anni di reclusione.
Ad aprile 2016, il Gup Francesca Zavaglia aveva pronunciato 58 condanne, fino ad un massimo di 15 anni e Pagliani era stato assolto dall'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.
Tuttavia questa volta i pm della Dda hanno presentato un ricorso in appello e i giudici della terza sezione penale hanno riformato la sentenza.
È stato, invece, confermato il proscioglimento per prescrizione della corruzione elettorale per l'altro politico coinvolto, l'ex assessore Pdl di Parma, Giovanni Paolo Bernini e dimezzata la pena per l'imprenditore Giuseppe Giglio, passata da 12 a 6 anni.
Sei gli anni e otto i mesi, invece, inflitti a Nicolino Grande Aracri, boss cutrese. Tra le pene più pesanti gli oltre 14 anni a Alfonso Diletto; altri 12 ciascuno per Antonio Gualtieri e Francesco Lamanna; 10 anni e due mesi per Donato Agostino Clausi, commercialista crotonese. Assolti Alfonso Patricelli, Vincenzo Spagnolo e Roberto Turrà.