Inchiesta “Aemilia”: nuovi arresti e sequestri per 35 mln di euro
I Carabinieri di Modena e Reggio Emilia, col supporto dei Ros, hanno dato esecuzione a tre ordinanze di custodia cautelare in carcere e sequestro beni per un valore di 35 milioni di euro nell'ambito degli sviluppi dell'inchiesta "Aemilia" nei confronti di Michele Bolognino, già detenuto all'Aquila, e dei fratelli Palmo e Giuseppe Vertinelli, originari di Cutro e residenti a Montecchio Emilia, a vario titolo indagati nell'inchiesta per associazione di tipo mafioso, intestazione fittizia di beni, impiego di denaro e proventi illeciti, riciclaggio e altri reati aggravati dalla finalità mafiosa.
L'operazione ha portato al sequestro di 16 società di capitali, 9 beni immobili, 16 autoveicoli e 21 tra rapporti bancari e finanziari. L’attività è stata svolta tra le province di Reggio Emilia, Parma, Aosta, Bologna e Crotone.
h 15:58 |Due esercizi adibiti a bar-pasticceria, situati nel centro di Riccione, sono stati posti sotto sequestro dagli uomini del comando provinciale della Guardia di finanza di Rimini. Secondo la ricostruzione dei finanzieri le società sequestrate erano riconducibili ai fratelli Michele e Francesco Bolognino.
Dalle verifiche delle Fiamme gialle riminesi è emersa da un lato la titolarità delle attività commerciali in capo ai Bolognino, riconducendo conseguentemente al ruolo fittizio di meri prestanome compiacenti quello formalmente rivestito dagli attuali rappresentanti legali e degli intestatari delle quote delle due società, dalla altro di individuare patrimoni e disponibilità che, sempre secondo la Gdf, non trovano una giustificazione lecita e che risultano sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati ufficialmente. Per tale motivo, il tribunale ha disposto il sequestro delle due società che appunto è finalizzato alla confisca “allargata” per sproporzione.
Le aziende commerciali sottoposte a sequestro unitamente alle disponibilità patrimoniali e finanziarie relative saranno gestite da un amministratore giudiziario specificamente nominato dal tribunale che ne determinerà anche il valore di mercato.