Operazione Kiterion, ritorna in carcere Antonio Salerno

Crotone Cronaca

Nel pomeriggio di oggi 11 dicembre, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Crotone hanno arrestato, su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Catanzaro, Antonio Salerno, 35enne già sottoposto a fermo il 20 gennaio nell’ambito dell’operazione denominata “Kiterion”.

Salerno, tramite i propri legali, aveva presentato istanza di riesame avverso il fermo e la successiva ordinanza di custodia cautelare del 19 febbraio 2015; ricorso accolto dal Tribunale di Catanzaro, chene aveva disposto la scarcerazione. Oggi la nuova ordinanza, sempre dello stesso Tribunale, a seguito di annullamento con rinvio da parte della Corte di Cassazione, scaturito dal ricorso presentato dalla Procura della Repubblica.

Come si legge chiaramente nel provvedimento, a Salerno viene contestata l’appartenenza organica alla cosca "Grande Aracri" di Cutro e di aver avuto un ruolo di rilievo nella gestione dei rifiuti nello stesso Comune. Le indagini continuano mentre il 18 dicembre si terrà l’udienza preliminare, tassello ulteriore nell’inchiesta condatta dai pm Vincenzo Capomolla e Domenico Guarascio con il coordinamento del procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri.

Per i giudici amministrativi (Salvatore Schillaci presidente, Concetta Anastasi consigliere e Giuseppina Alessandra Sidoti, estensore) questo fatto avrebbe leso il diritto all'informazione e alle garanzie partecipative dei consiglieri comunali di opposizione che, nel settembre scorso, avevano contestato la mancata approvazione del piano delle opere pubbliche da parte della Giunta.

Sempre secondo i magistrati sono mancati “del tutto l'atto di proposta e di impulso della Giunta e la relativa documentazione tecnico-finanziaria a supporto” è “la sottoposizione al vaglio della collettività per 60 giorni e la contrapposizione dialettica sul tema tra maggioranza e opposizione”, contrapposizione – hanno sottolineato dal Tar -che può realizzarsi “solo nella sede consiliare”.

Nello stesso provvedimento il Tar ha ordinato alla Prefettura di Catanzaro, come autorità amministrativa, di eseguire la sentenza così come è stata pronunciata condannando il Comune di Botricello al pagamento delle spese; comune che ora rischia lo scioglimento del civico consesso poiché sprovvisto del bilancio di previsione.

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