Nuova confisca di beni per il clan Grande Aracri in Emilia
I Carabinieri del Comando provinciale di Reggio Emilia stanno eseguendo a Brescello un nuovo sequestro preventivo di beni riconducibili alla cosca di 'ndrangheta Grande Aracri.
La confisca è stata disposta dal Tribunale di Reggio Emilia presieduto da Francesco Caruso,su richiesta della DDA di Bologna, guidata da Marco Mescolini, e riguarda immobili di proprietà di prossimi congiunti di Francesco Grande Aracri, fratello del boss calabrese Nicolino.
I carabinieri emiliani hanno apposto i sigilli a un'abitazione, un'autorimessa e a un'azienda che lavora marmo.
L’impresa, situata in un’area già sottoposta a sequestro, risulta intestata a Paolo Grande Aracri e Carmelina Passafaro, figlio e nuora di Francesco Grande Aracri. La donna è la moglie di Salvatore Grande Aracri, secondo figlio di Francesco. Mentre, l’abitazione e l'autorimessa sono intestate alla figlia di Francesco Grande Aracri, Rosita.
Nel gennaio scorso la cosca Grande Aracri era stata coinvolta nell’operazione "Aemilia". Ancora oggi proseguono le indagini nel Comune di Brescello, dove la commissione prefettizia sta assodando se vi siano state infiltrazioni mafiose nell'amministrazione.
(Aggiornato alla 12:24)