Operazione “Aemilia”. Cosca Grande Aracri, indagini chiuse: 52 gli indagati
52 gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari emessi, dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, nei confronti di altrettanti indagati nell’inchiesta denominata "Aemilia" e che, condotta dai Carabinieri di Crotone il 28 gennaio scorso, ha interessato la cosca Grande Aracri di Cutro e le sue ramificazioni nel centro-nord (Bologna, Parma, Reggio Emilia e Mantova).
Gli indagati, tra cui anche tre avvocati, sono i presunti capi e gregari della cosca: a loro carico le accuse vanno dall’associazione per delinquere di stampo mafioso, alle violazioni in materia di armi, all'omicidio, ricettazione, estorsioni, danneggiamenti, turbata libertà degli incanti, intestazione fittizia di beni, illecita concorrenza mediante violenza o minaccia, usura, rapina; il tutto aggravato “dall'aver agito con metodi mafiosi”.
Secondo gli inquirenti, il clan di 'ndrangheta era interessato a villaggi turistici e impianti eolici: se i gestori non si allineavano alle richieste del racket scattavano puntualmente i danneggiamenti.
I tre avvocati coinvolti sono invece accusati di concorso in associazione mafiosa per presunte intermediazioni effettuate in operazioni economiche e indebite pressioni “al fine - secondo gli inquirenti - di ottenere decisioni giudiziarie favorevoli”.