Terremoto in Calabria. Il vescovo di Cassano, non chiederemo nulla per le chiese
"Penso che alle sofferenze già passate se ne stiano aggiungendo altre". A dirlo è monsignor Nunzio Galantino, vescovo di Cassano Ionio, in visita a Mormanno, uno dei comuni del cosentino epicentro del sisma verificatosi poco dopo l’una dio notte del 26 ottobre scorso e che ricade nella sua diocesi.
"Sono importanti i fatti che diano consistenza alle promesse fatte", premette Galantino. "Sono contento che sia stata riconosciuta l'azione della Chiesa. Tra i primi ad intervenire, a poche ore dalla notizia del sisma, è stata la Caritas. Ora abbiamo bisogno di gente che abiti le parole in modo leale. La gente non vuole più sentire chiacchiere", ricorda il presule.
"Mi piace sottolineare che i primi soccorsi sono venuti dalla gente, dai familiari. La gente non ha aspettato, si è tirata su le maniche", sottolinea il vescovo. "Non chiederemo nulla per le chiese, finché non avremo la certezza che tutte le persone siano state messe in sicurezza, anche se la situazione delle nostre chiese è seria".