Regione: in consiglio odg per stato emergenza zone terremoto

Calabria Attualità

I consiglieri regionali Carlo Guccione, Alfonso Dattolo e Fausto Orsomarso hanno presentato un ordine del giorno con il quale si chiede al governo regionale ed il dipartimento regionale di Protezione Civile ad intraprendere ogni "opportuna e necessaria iniziativa per alleviare le sofferenze e i disagi delle popolazioni colpite dal sisma ed avviare un confronto col Governo e col Dipartimento di Protezione Civile affinché sia riconsiderata l'opportunità di dichiarare lo stato di emergenza e perché sia comunque garantita e adottata ogni utile ed opportuna misura di intervento a sostegno delle stesse popolazioni e degli enti locali impegnati in prima fila sul fronte dell'emergenza".

"Nella notte di venerdì 26 ottobre 2012, all'1.05, la Rete Sismica Nazionale - è scritto nell'ordine del giorno - dell' Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) ha registrato nel distretto sismico "Pollino", ad una profondità di 6.3 Km, una forte scossa di terremoto di 5.0 gradi della scala Richter al confine fra la Calabria e la Basilicata, tra le province di Cosenza e Potenza, il cui epicentro è stato individuato tra i comuni di Mormanno, Laino Castello e Laino Borgo, nel Cosentino, e nel comune di Rotonda, in provincia di Potenza; da oltre due anni quest'area è interessata da uno sciame sismico che finora ha fatto registrare oltre 2.000 scosse, di cui oltre 2.000 sono state di magnitudo minore ai 2 gradi della scala Richter, quasi 200 di magnitudo tra 2 e 3, sei di magnitudo tra 3 e 4, una di magnitudo 4.3; nel biennio vi sono stati periodi di attività sismica frequente intervallati da periodi di relativa calma.

In particolare, si è verificata un'intensa attività sismica tra aprile 2010 a ottobre 2010 e tra novembre 2011 e febbraio 2012. Dopo questo punto massimo di attività, la sismicità dell'area si è attestata su livelli piuttosto modesti, con pochi terremoti al giorno. Alla fine di maggio 2012 l'attività è ripresa a partire dal terremoto di magnitudo 4.3 avvenuto il 28 maggio 2012 alle 3:06". "La Commissione Grandi Rischi - prosegue - in un suo recentissimo rapporto sostiene che negli ultimi sei mesi la distanza temporale tra uno sciame sismico e il successivo è andata diminuendo e la sismicità di fondo tra gli sciami è in aumento. La sequenza degli sciami in corso mostra un'accelerazione, con la riduzione progressiva dell'intervallo tra i singoli sciami e un aumento della sismicità di fondo tra uno sciame e l'altro.

Le scosse, sempre secondo la Commissione, avvengono in una delle macro-aree maggiormente sismiche in Italia dove risultano strutture sismogenetiche capaci di generare terremoti di medie e di grandi dimensioni. Dalle analisi, è risultato che le probabilità di un evento con magnitudo 5.5 sono aumentate di 100 volte; la popolazione interessata, ha vissuto tutto ciò con grande senso di responsabilità, evitando scene di panico e di confusione; la macchina dei soccorsi è stata tempestiva ed efficiente; dopo l'ultima scossa l'attività sismica è proseguita anche con scosse che hanno raggiunto magnitudo 3.2; l'evento sismico di maggiore intensità ha coinciso con l'arrivo del maltempo.

"Le ricognizioni - proseguono i consiglieri regionali - in atto all'interno dell'area del sisma su fabbricati ed infrastrutture pubbliche e private (scuole, chiese, ospedale, strade, abitazioni, capannoni, ecc.) hanno evidenziato una situazione di grave precarietà; il 40% delle abitazioni presenta gravi lesioni e l'ospedale di Mormanno è stato chiuso con conseguente evacuazione di tutti i malati in esso ricoverati; le popolazioni interessate continuano a trascorrere le notti all'interno di auto e ricoveri di fortuna; l'intenso maltempo che da diverse ore sta interessando l'intera zona colpita dal sisma potrebbe provocare ulteriori gravi danni derivanti da frane e smottamenti ad un territorio già più volte flagellato dal dissesto idrogeologico".

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