Why not: Loiero spiega ai calabresi come sono andati i fatti
Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa dell’ex Governatore della Calabria Agazio Loiero sul procedimento Why not:
“Premesso, - ha affermato Agazio Loiero (coordinatore politico nazionale della federazione tra MPA ed Autonomia e Diritti ed ex Presidente della Giunta della Regione Calabria) - come ho sempre detto, il mio estremo rispetto nella sostanza e non per la sola forma, nei confronti della giustizia, intervengo sull’odierna richiesta del sostituto procuratore generale che mi riguarda, perché una richiesta di condanna può impressionare l’opinione pubblica e sento il dovere di chiarire ai calabresi questa vicenda. La Procura generale – ha detto Loiero - ha chiesto a mio carico la pena di un anno per il reato di abuso in atti d’ufficio, dopo che nel primo grado era stata chiesta, per una serie di reati, l’assoluzione da parte della Procura, poi accolta dal Gup. Oggi resta in piedi questo reato e sento la necessità di spiegare bene ai calabresi come sono andati i fatti.
In sede di giunta – ha proseguito Loiero - è stato dato mandato alla dirigenza dell’Assessorato al Personale di verificare se c’era la possibilità di utilizzare personale che era già in servizio presso la Regione (i cosiddetti interinali), anche per lo svolgimento del censimento del patrimonio immobiliare. La Corte dei conti aveva messo in mora la Regione perché mancava detto censimento. A quel punto ci siamo rivolti ai dirigenti degli uffici competenti, invitando a fare il censimento e la risposta fu che era impossibile espletare il servizio con personale interno, per cui fummo costretti - ripeto - ad affidarlo al personale degli interinali che già c’era. E’ solo per questo, ha concluso Loiero - che oggi viene richiesta la mia condanna”.