Why not, Loiero assolto: “Per fortuna che ho pazienza”
“Oggi la suprema Corte di Cassazione ha posto fine con la più ampia delle formule 'annullamento senza rinvio' ad una vicenda processuale nata anni fa per iniziativa del Pm di Catanzaro Luigi De Magistris denominata 'Why not'. L’inchiesta in origine fece molto clamore perché furono indagati il presidente del Consiglio, Romano Prodi ed il ministro della giustizia, entrambi all’epoca in carica. La loro posizione fu successivamente archiviata, ma l’inchiesta assunse un marchio prevalentemente politico".
Così l'ex presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, commenta la sentenza della Cassazione.
"A suo tempo - prosegue - ritenendomi del tutto estraneo a detta vicenda, chiesi, tramite i miei avvocati Prof. Marcello Gallo e Nicola Cantafora, il rito abbreviato. Ero all’epoca presidente della Regione Calabria e mi procurava difficoltà, sul piano dell’immagine, restare troppo a lungo in attesa di giudizio. Anche perché a mio carico erano stati formulati più reati. Davanti al Gip fui assolto con formula ampia e l’accusa, rappresentata da due sostituti procuratori generali, propose appello solamente per il reato d’abuso d’ufficio. Nel processo di secondo grado fui condannato da un collegio, in cui due su tre dei magistrati che mi giudicavano avevano secondo me l’obbligo di astenersi. Cosi hanno scritto nella memoria l’illustrissimo professore Gallo ed il valente avvocato ed amico di vecchia data, Nicola Cantafora del foro di Catanzaro. Da quella condanna ho riportato danni notevoli".
"Ho avuto nel corso della mia vita politica più di un’inchiesta. - aggiunge Loiero - Specie nel Sud tutti i presidenti, nessuno escluso, ne hanno subìto e alcuni di loro sono stati addirittura arrestati. Per quanto riguarda il sottoscritto ricordo che più volte sono stato prosciolto su proposta della stessa procura che mi aveva indagato ed accolta da un giudice o da un collegio terzi. Non ho mai protestato, anche se talvolta in alcune di tali inchieste erano state avviate nei miei confronti indagini in assenza di notizie di reato. Questa volta ho dovuto fare un percorso più lungo: fino in Cassazione. Per fortuna che ho pazienza.”