Why not. Condannato Loiero, prescrizione per Chiaravalloti
La Corte d'appello di Catanzaro ha condannato l'ex presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, ad un anno di reclusione per una contestazione di abuso d'ufficio, mossagli nell'ambito del processo scaturito dall'inchiesta "Why not" su presunti illeciti nella gestione dei fondi pubblici destinati allo sviluppo della Calabria. Loiero era stato assolto in primo grado, al termine del giudizio abbreviato, con la sentenza emessa dal giudice Abigail Mellace il 2 marzo 2010, che la Procura generale ha impugnato chiedendo per l'ex governatore proprio la condanna ad un anno relativamente al solo capo d'imputazione attinente al progetto regionale finalizzato al censimento del patrimonio immobiliare. L'appello dei sostituti procuratori generali Massimo Lia ed Eugenio Facciolla è stato proposto anche contro un altro ex presidente della Regione, Giuseppe Chiaravalloti, che pure era stato assolto in primo grado. I pg avevano chiesto un anno di reclusione anche per Chiaravalloti per il capo d'accusa di abuso d'ufficio relativo al progetto regionale chiamato "Ipnosi", ma la Corte ha dichiarato il non doversi procedere nei confronti dell'imputato per prescrizione.