De Magistris: su tavolo prefetto Napoli sentenza Roma

Calabria Cronaca
Luigi De Magistris

Sono sul tavolo del prefetto di Napoli, Francesco Antonio Musolino, gli atti relativi alla sentenza che condanna per abuso d'ufficio Luigi de Magistris.

h 17:20 | Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, a margine di un appuntamento con la stampa, non commenta l'arrivo degli atti al prefetto di Napoli dalla cancelleria del tribunale di Roma. Solo una battuta a chi gli domanda "è arrivata?": "Se la vedete salutatemela", dice.

Secondo quanto si è appreso, il prefetto ha ricevuto gli atti dalla cancelleria di Roma solo in tarda mattinata. La fase di stesura di un provvedimento di sospensione è abbastanza complessa e poi bisogna tenere conto dei necessari tempi tecnici di notifica del provvedimento stesso, fanno notare in ambienti di palazzo di Governo. La sospensione, dunque, potrebbe arrivare nelle prossime ore ma non a breve.

h 17:35 | "Se non farò più il sindaco, farò il giocatore di basket". Luigi de Magistris ironizza sulla sua sospensione dalla carica di sindaco di Napoli in base alla legge Severino, dopo la condanna a un anno e 3 mesi comminatagli per abuso d'ufficio della decima sezione del tribunale di Roma. La battuta, durante la presentazione della squadra di basket Ginova, in sala giunta a palazzo San Giacomo. "Sarà certamente più piacevole", aggiunge, mentre il coach chiosa: "ti spiegherò come resistere alle pressioni".(AGI)

h 17:48 | "Non ho avuto alcun atto". Così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris a chi gli chiede esplicitamente se è stato già sospeso dal prefetto dalla sua funzione. "Io in queste ore - aggiunge - come dice Luigi Settembrini mi affido ai folli, perché se i sani sono quelli di cui leggo sui giornali preferisco essere folle. Sono preoccupato per i problemi della città. Alfano dice in Parlamento ciò che ritiene, quando arriva un provvedimento formale, farò i miei passi. L'unica cosa chiara è questa".

"Tra 24 ore saro' sindaco sospeso; la prima cosa che faro'? Mi vado a piglia' un caffe' sospeso". Cosi' a margine di una conferenza stampa il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. L'ex pm torna a parlare di "atteggiamenti brutti da parte di importanti esponenti della politica e delle istituzioni, registrando invece tanto affetto dai cittadini, sempre vicini, quelle che io chiamo persone senza potere. Sono motivo di grande forza. Vinceremo anche questa battaglia". E de Magistris respinge la definizione di un cronista di 'uomo di legge': "Preferisco uomo di giustizia - dice - non lo considero un complimento uomo di legge". (AGI)

h 18.56 |DE MAGISTRIS: PER 11 ANNI PM A CATANZARO, NEL 2007 "WHY NOT"

Fu avviata nel 2007 a Catanzaro l'inchiesta Why not, nell'ambito della quale l'allora pm Luigi de Magistris fece acquisire alcuni tabulati telefonici poi risultati intestati a parlamentari. Proprio quell'acquisizione, nei giorni scorsi, è costata al sindaco di Napoli la condanna a un anno e tre mesi (pena sospesa) da parte del Tribunale di Roma.

L'inchiesta Why Not fu l'ultima attività coordinata da de Magistris a Catanzaro, dove lavorò per due volte, dal 1995 al 1998 e poi dal 2002 al 2008, con un intervallo presso la Procura di Napoli. Già nel corso del primo incarico in Calabria diresse indagini che toccarono la pubblica amministrazione e indago', tra gli altri, l'allora avvocato generale della Corte d'appello di Catanzaro, Giuseppe Chiaravalloti, poi divenuto presidente della Regione Calabria.

Già all'epoca de Magistris fu oggetto di denunce a causa delle presunte illegittimità commesse nel corso delle indagini e il suo operato fu sottoposto all'attenzione del Csm ma non fu raggiunto da alcun provvedimento disciplinare. Nella sua seconda esperienza catanzarese il magistrato coordinò inchieste sul traffico di clandestini e sulla criminalità comune, con diverse assegnazioni temporanee alla Dda e poi l'assegnazione al pool di reati ambientali e contro la pubblica amministrazione. Fu lui a fare scoppiare lo scandalo degli esami di avvocato pilotati. A fine 2004 de Magistris aprì il filone d'indagine denominato "Poseidone", relativo ai presunti illeciti commessi nella gestione dei fondi comunitari finalizzati alla realizzazione dei depuratori. L'inchiesta vide tra gli indagati, tra gli altri, l'allora segretario dell'Udc Lorenzo Cesa e l'ex presidente della Regione Chiaravalloti.

Un'altra indagine sulla sanità coinvolse invece il presidente della Regione in carica, Agazio Loiero, mentre "Toghe lucane" ebbe come protagonisti magistrati in servizio a Potenza e Matera, accusati di avere bloccato inchieste importanti come quella sulla scomparsa di Elisa Claps e sulla morte dei fidanzatini di Policoro. L'inchiesta Poseidone fu avocata dal procuratore generale di Catanzaro, Mariano Lombardi, a causa di presunte irregolarità nella gestione. Nello stesso anno prese forma l'indagine Why not, dalla quale è scaturita l'inchiesta romana che ha portato alla condanna del primo cittadino di Napoli. In quel caso De Magistris indagò sull'utilizzo di fondi comunitari da parte di società di lavoro interinali collegate alla Regione Calabria. In Why Not furono indagati anche l'allora presidente del Consiglio Romano Prodi e l'allora ministro della Giustizia, Clemente Mastella, che chiese al Csm il trasferimento del pm. Nel gennaio 2008 il Consiglio superiore della magistratura dispose il trasferimento di De Magistris da Catanzaro e dalle funzioni di pm, per cui prese servizio come giudice al Tribunale del Riesame di Napoli, dove concluse la carriera di magistrato, scegliendo nella primavera del 2009 di candidarsi al Parlamento europeo con l'Italia dei valori. Dopo l'elezione all'Europarlamento De Magistris si dimise dalla magistratura. (AGI)

h 18:28| L'attuale Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, venne iscritto venti anni fa sul registro degli indagati della Procura di Napoli durante il periodo di Tangentopoli quando ricopriva l'incarico di presidente della Camera. A dar conto di quella iscrizione, secretata dai pm partenopei che poi disposero l'archiviazione del procedimento non avendo trovato riscontro alle dichiarazioni di un imprenditore, è stato il 9 maggio scorso il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris in una udienza del processo 'Why not' conclusosi pochi giorni fa con la condanna sua e del consulente informatico Gioacchino Genchi a un anno e tre mesi di reclusione per concorso in abuso d'ufficio per l'acquisizione illecita di tabulati e utenze di alcuni parlamentari senza l'autorizzazione della Camera.

"Io ritenni di secretare - aveva detto al Tribunale di Roma de Magistris spiegando come aveva gestito quella inchiesta quando era pm a Catanzaro - poiché avevo elementi per ritenere, come poi si è dimostrato successivamente, i collegamenti strettissimi tra gli altri di Pittelli con il procuratore della Repubblica, tanto da fare una società col figlio del procuratore. Atto sicuramente forte, mi sono posto il problema se potessi secretarlo, mi sono anche consultato, c'era stato un precedente alla procura della Repubblica di Napoli dove il mio magistrato affidatario, il dottore Cantelmo, oggi procuratore della Repubblica, e un altro magistrato oggi componente d'esame, Quatrano, mi dissero che anche loro durante l'inchiesta di Tangentopoli procedettero a secretare una iscrizione, in particolare dell'allora presidente della Camera Giorgio Napolitano e secretarono per evitare che ci potesse stare una fuga di notizie". (AGI)


AGGIORNAMENTO

h 20:19 | DE MAGISTRIS: PREFETTO NAPOLI FIRMA DECRETO SOSPENSIONE

Il prefetto di Napoli, Francesco Antonio Musolino, ha firmato il provvedimento di sospensione del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ai sensi della legge Severino, dopo la condanna in primo grado a un anno e 3 mesi per abuso d'ufficio nell'ambito di un procedimento legato all'inchiesta Why Not. Ora il provvedimento deve essere notificato. (AGI)

h 20:54 | Incassano un altro 'no comment', il secondo della giornata, i giornalisti che cercano un commento del sindaco Luigi De Magistris alla firma dell'atto di sospensione dalle funzioni di primo cittadino. Il provvedimento, secondo quanto si apprende da fonti di palazzo San Giacomo, sede dell'amministrazione municipale, non è ancora stato notificato. Nel momento in cui lo sarà, ad assumere l'amministrazione ordinaria della città sarà il vice sindaco; al momento, questa delega è ricoperta dall'assessore all'Ambiente, Tommaso Sodano, ex parlamentare e da sempre la garanzia di De Magistris della tenuta della sua maggioranza in Consiglio. Ma, fino a quando il provvedimento non percorre i pochi metri che separano palazzo di Governo da palazzo di Città, il sindaco è in carica, e in linea teorica potrebbe affidare la delega di vice sindaco ad un altro componente della sua Giunta. Intanto, domani è confermata una riunione di Giunta già programmata per le 15. (AGI)

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