Diffamò magistrati Roma, condannato Gioacchino Genchi
Sono offensivi della reputazione altrui due passi del libro-intervista "Il caso Genchi. Storia di un uomo in balia dello Stato" riferiti all'ex segretario dell'Anm, Giuseppe Cascini, pm a Roma, e all'allora giudice del tribunale capitolino, Tommaso Picazio, ora presidente aggiunto dei gip di Firenze. Lo ha deciso il tribunale di Milano che ha condannato per diffamazione a mezzo stampa Gioacchino Genchi, consulente informatico presso molti uffici giudiziari, e il giornalista Edoardo Montolli: 800 euro di multa al primo, 1.000 euro al secondo oltre a un risarcimento danni di 25mila euro per Cascini e 15mila per Picazio.
L'inchiesta, condotta dal pm di Milano Maurizio Romanelli, ha preso il via dopo la denuncia presentata da Cascini, assistito dall'avvocato Dario Piccioni, e da Picazio, rappresentato dal penalista Sigfrido Fenyes. Per Genchi e Montolli si tratta di una nuova condanna dopo l'uscita del libro nel dicembre del 2009. I due si erano già visti infliggere in primo grado 900 euro di multa, oltre al pagamento in solido di 40mila euro, per aver diffamato il procuratore aggiunto di Roma, Nello Rossi, inizialmente coordinatore dell'inchiesta aperta nei confronti di Genchi per concorso in abuso d'ufficio assieme all'ex pm di Catanzaro, ora sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, per l'illegittima acquisizione di tabulati telefonici di alcuni parlamentari nell'inchiesta 'Why not'. Vicenda per la quale è in corso da tempo un processo a Roma. (Agi)