Why not: processo rinviato per “sciopero” avvocati
È saltata, a causa dell'astensione proclamata dalle Camere penali, l'udienza fissata per oggi nell'ambito del processo a carico delle 27 persone rinviate a giudizio a seguito della nota inchiesta "Why not". L'indagine, coordinata dall'allora sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Luigi de Magistris e poi, dopo l'avocazione a quest'ultimo, affidata alla Procura generale di Catanzaro, riguardava un presunto comitato d'affari politico affaristico che avrebbe illecitamente gestito i soldi pubblici destinati allo sviluppo della Calabria. Nell'aula del tribunale collegiale di Catanzaro durante le udienze precedenti e' iniziato l'esame dei numerosi testimoni previsti - circa 400 tra quelli citati dai sostituti procuratori generali Massimo Lia ed Eugenio Facciolla e quelli citati dai numerosi difensori - che riprenderà all'udienza del 14 febbraio. All'avvio del processo, prima dell'estate, i giudici avevano già ammesso la costituzione di parte civile della Regione Calabria e di Fincalabra, entrambe parti offese rispetto ad alcune ipotesi di reato legate alla presunta gestione illecita di alcuni progetti finanziati con soldi pubblici.